Eutanasia. Il dittatore terrorista Gheddafi attacca la Svizzera: assistenza al suicidio è omicidio

Il leader libico Muammar Gheddafi ha criticato duramente la Svizzera accusando il Paese di essere ”una mafia” e di agire come uno ”Stato fuori della comunita’ mondiale”. Il nuovo attacco e’ stato lanciato nel corso di un’intervista al settimanale tedesco Der Spiegel, di cui il giornale ha pubblicato ieri un’anticipazione. ”Questa e’ una banda, uno Stato fuori della comunita’ mondiale”, ha detto Gheddafi riferendosi alla Svizzera. Il leader libico ha poi definito il fermo di suo figlio Hannibal – nel 2008 a Ginevra – ”un atto terroristico”. Berna, secondo Gheddafi, e’ impegnata in attivita’ di riciclaggio di denaro sporco su larga scala e ”vuole essere al di sopra della legge internazionale”. Questo, ha detto, ”ha fatto di loro una mafia”. Il leader libico ha inoltre criticato la pratica del suicidio assistito, che in Svizzera e’ legale, sostenendo che in molti casi si tratta di veri e propri omicidi. Gheddafi ha parlato anche della cancelliera tedesca Angela Merkel, commentando che la leader conservatrice ha una ”forte personalita’, ma e’ un uomo piuttosto che una donna”, ha detto. La crisi tra Libia e Svizzera e’ cominciata il 15 luglio del 2008 con il fermo, a Ginevra, di Hannibal Gheddafi e di sua moglie Aline, per maltrattamenti nei confronti dei loro domestici. La coppia venne rilasciata due giorni dopo, ma da allora si sono registrate reciproche ritorsioni tra i due paesi, fino a coinvolgere direttamente tutta l’Unione europea con la decisione di Tripoli di chiudere le frontiere ai cittadini dell’area Schengen. Una volta risolta la crisi dei visti, la Libia ha fatto sapere a fine marzo che la crisi diplomatica con Berna non e’ terminata.

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