Accastorta, l’intervista a cura di Yoshito Higashi

AccastortaCosa vi ha spinto a creare una band?
Il progetto Accastorta nasce dall’esigenza e la voglia di musicare le canzoni scritte da Emanuele Dall’Acqua,”Contadino Cantautore”.
Unendo cosi’ le varie esperienze e gusti musicali di Francesco Serafin al kajon, Alassandro Caicco al basso e Giorgio Viezzer strumenti vari, si forma il sound “folk’n’roll”, fatto di ballate energiche che ben si prestano al cantautorato.

Come vi sentite prima di un live?
Sicuramente non abbiamo mai preso con leggerezza nessuna esibizione, appunto perche’ la nostra musica e’ fatta anche di contenuti, quindi siamo sempre molto concentrati, soprattutto per non deludere chi magari dopo tante belle parole o presentazioni, si e’ creato delle aspettative.
Certo e’ che col passare del tempo e un po’ di esperienza tutto ora viene piu’ semplice e il rapporto con il pubblico diventa sempre piu’ familiare.
Quindi siamo sempre piu’ tranquilli e rilassati prima di un concerto.

Raggiungere un proprio stile ed una propria identità, quanto sono importanti per un musicista?
E’ la cosa piu’ difficile, un percorso duro ma in continua salita, soprattutto se si e’ veramente convinti di fare la cosa giusta!
Parlare di identita’ in tempi come questi puo’ essere tutto e niente, spesso ci si trova davanti alla classica domanda “ma cos’e’ oggi originale?”
E chi lo sa, diciamo noi!
Noi siamo cosi’ e ci piacciamo, senza trucchi ed effetti speciali, di sicuro non cerchiamo di imitare qualcuno o qualcosa, facciamo quel che ci va, senza compromessi, forse questa e’ la soddisfazione piu’ grande, forse anche questa e’ un’identita’!

Progetti futuri?
Stiamo gia’ registrando canzoni nuove che un po’ alla volta riempiranno il terzo disco.
Ma quello che ci preme di piu’ ora e’ la possibilita’ di continuare a portare in giro per l’Italia, come abbiamo gia’ fatto in qualche occasione, il nostro punto di vista e i racconti del territorio dove siamo nati e cresciuti, non dimentichiamo che noi veniamo da quel che era il “ricco nordest” e di storie ne abbiamo molte da raccontare.
Storie che sono pura vita vissuta, quotidianita’, famiglia, lavoro e non lavoro, problemi sociali ed economici…..
Il bello e’ che tutto questo sta formando sempre di piu’ nuove filosofie e pensieri, ed e’ compito anche di chi fa musica, cogliere i particolari e saperli raccontare,….appunto nel prossimo disco!

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