L’italia delle case d’aste: l’esempio di Minerva Auctions e i prossimi appuntamenti

Dorazio_MirinoIIIl mercato delle aste italiano è in ripresa, a dispetto dei dati di quello europeo, che vede invece i profitti ricavati dalle aste contrassegnati da un netto segno negativo.

Italia in controtendenza, dunque, che riesce finalmente a raccogliere i primi pallidi frutti di una risalita già annunciata nel 2014 e restata debole ma costante durante tutto l’anno 2015.

Il primo semestre del 2016 si è chiuso riportando dati positivi per tutte le maggiori case d’asta italiane: seguendo i dati forniti da Minerva Auctions, per esempio, si nota un incremento del 34% rispetto al primo semestre del 2015, un risultato d’eccellenza dovuto sicuramente al duro lavoro di questa giovane casa d’aste romana, che in questi sei mesi ha registrato una crescita del 22% nell’ambito dei Gioielli, del 20% per la categoria Dipinti antichi e del XIX secolo, mentre l’Arte Moderna e Contemporanea migliora del 16% e la Fotografia del 7%.

Risultati straordinari che vanno affiancati all’enorme successo della categoria Libri, dovuta al fatto che Minerva Auctions è riuscita a inserire un seconda asta di libri in questo primo semestre di attività del 2016, passando da un profitto di € 510.000 a ben € 1.206.000 e riuscendo dunque a raddoppiare il risultato ottenuto nell’anno precedente, confermandosi Leader nel mercato italiano per il reparto Libri & Autografi.

Nella prima, decisiva asta tenutasi il 3 febbraio 2016 nella suggestiva cornice del Palazzo Odescalchi, sede della casa d’aste e dedicata, appunto a Libri, Autografi e Stampe, si è sicuramente distinto il lotto 574, un’opera in due volumi risalente al 1838 firmata Alessandro Sanquirico dedicata all’ingresso del re Ferdinando I e alla sua incoronazione nella città di Milano. Si tratta di un’opera creata raccogliendo 95 tavole tra ritratti e paesaggi, disegnate e acquerellate dal Sanquirico, celebre creatore di scenografie per la Scala Due volumi rilegati in suntuoso velluto rosso, con decorazioni dorate e smalti blu, stimata per una cifra tra € 40.000 e € 60.000, battuta invece per € 75.000.

Pezzo di punta dell’asta che ha decisamente raccolto il favore dei collezionisti è il lotto 29, questa volta non un’opera vera e propria, ma la raccolta della corrispondenza tra Johann Joachim Winckelmann ed il Principe Friedrich Christian von Sachsen, un carteggio che contiene le lettere scambiatesi tra il 1759 e il 1761, raccolto in un bifolio con dicitura: “Munic(h), 1760”. Valutato tra € 2.000 – € 2.500, ha raggiunto lo straordinario quanto inaspettato prezzo finale di € 40.000, segnando un traguardo insperato diventando a pieno titolo top lot dell’asta.

Le prossime sei aste della Minerva Auctions si terranno tra novembre e dicembre di quest’anno, concludendo quindi il 2016 con ben 12 aste. La più vicina, l’asta del 4 novembre, sarà incentrata sulla Fotografia, ossia il reparto nel quale si sono visti fin’ora minori segni di ripresa rispetto agli altri, ma comunque presenti. Sarà possibile, come per tutte le aste della Minerva, visionare gratuitamente i lotti che saranno messi all’incanto, per dare la possibilità a tutti, possibili acquirenti o meno, di vedere e valutare la qualità degli articoli proposti.

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