Intervista al cantautore Ruggero Ricci

Cosa ti ha spinto verso la musica?
Ricordo ancora i tempi delle elementari in cui cantavo alla classica recita di fine anno e da lì è stata come una droga: non ho più smesso. Ho iniziato a prendere lezioni di canto per affinare la tecnica fino a divenire un docente di canto io stesso. La composizione invece è qualcosa che si affina piano piano col tempo: devi scrivere tante canzoni prima di diventare un bravo autore ed è importante farlo sia per se stessi che per altre persone.

Quali sono i lati positivi e quelli negativi nell’essere cantante?
POSITIVI: Sei un veicolo di emozioni per le persone, con una canzone è possibile cambiare la giornata di una persona, influendo direttamente sul suo stato d’animo. Abbiamo bisogno di cantanti e di musica di qualità per una società migliore.

NEGATIVI: sei sovraesposto, tutto ciò che dichiari viene amplificato e spesso manipolato dai giornalisti. Bisogna fare attenzione perché si è costantemente sotto giudizio da critici della domenica.

Raccontaci un po’ del tuo percorso artistico…
Ho sempre cantato e cercato di mettermi alla prova attraverso contest sino ad arrivare a partecipare ad un talent, ovvero X-Factor nel 2013.

Questa esperienza mi ha permesso di conoscere il mio attuale produttore discografico e cominciare un percorso incentrato sul cantautorato che attualmente costituisce il mio mestiere, parallelamente all’insegnamento del canto.

Cos’è la musica per te?
La musica è ossigeno ed è qualcosa di molto affascinante per esprimere e creare connessioni con le persone. Penso che la musica sia di tutti, ma farla non è per tutti. Ci sono delle regole che permettono di distinguere la musica di qualità da quella becera avente come finalità il mero lucro.

Parliamo de La Forma delle Nuvole: come nasce?
E’ un album costituito da 16 brani inediti scritti da me, prodotti dall’Etichetta PMS Studio con il contributo di due grandi autori, ovvero Andrea Amati e Rosario Canale che ringrazio. Ci sono voluti 2 anni per realizzarlo, lo sottolineo perché trovare i suoni e le parole giuste non avviene dall’oggi al domani. La scelta del titolo riguarda in particolare la libertà di pensiero e di interpretazione, un concetto sacro e che ho sempre avuto a cuore. Nelle nuvole ognuno di noi può vederci quello che vuole, può elevarsi ed essere libero da ogni schema e volare con l’immaginazione.

Progetti futuri?
E’ appena uscito un nuovo singolo, si intitola “Il Muro di Berlino” e si tratta del mio nuovo lavoro che altro non è che una bonus track esterna al disco che abbiamo voluto pubblicare su YouTube con un videoclip ad hoc. E’ una chicca, spero vi piaccia!

A breve sarò ospite di un programma di approfondimento sul Festival di Sanremo chiamato “Sanremo Siamo Noi” dove farò parte del gruppo di ascolto durante il Festival.

E poi proseguiranno i firma-copie per promuovere il disco e tanti concerti dal vivo.

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