Il Borgo di Santa Lucia dove Napoli vide la luce

Il Borgo di Santa Lucia dove Napoli vide la luceL’associazione culturale Insolitaguida, sempre impegnata nel mostrare e rivalutare gli aspetti di Napoli più simpatici e tradizionali, dedica la nuova passeggiata narrata alla scoperta del più antico borgo di Napoli – quello di Santa Lucia – e di un popolo che ha “creato” tale quartiere, quello dei “Luciani”, con la loro storia, feste e soprattutto le particolari superstizioni.

L’itinerario non può non cominciare lì dove Napoli “nacque”, a pochi passi dall’isolotto di Megaride, dove sbarcarono i coloni greci provenienti da Cuma per fondare Neapolis.

Durante il percorso come sempre ci saranno delle cicche uniche come la fontana “famosa” perché comparsa su una serie limitata di francobolli o il palazzo chiuso per lutto eterno; non mancheranno le leggende cui sono abituati i partecipanti come quella dell’acqua di mummara e del pozzo di Don Ciccio; così come ci sarà un parte della passeggiata dedicato al quartiere forse più superstizioso di tutta Napoli: il “Pallonetto a Santa Lucia”.

Inoltre si ripercorrera la vita di un personaggio tanto caro ai napoletani nato e cresciuto tra i vicoli del pallonetto, che è stato ispirato nella sua opera proprio dagli scugnizzi della zona per non parlare dei film girati tra questi vicoli.

Non verrà trascurato nemmeno il momento religioso con la visita della chiesa di Santa Maria la Catena con il suo miracolo, compatibilmente con gli orari di apertura e di messa.

La passeggiata chiuderà in bellezza con la visita ad un castello che tutti conosciamo ma che nessuno visita mai: il Castel dell’Ovo, con la sua leggendaria storia e la visita alle magnifiche terrazze e alla chiesa del Salvatore.

Per prendere parte agli eventi a numero chiuso ( contributo di partecipazione alla passeggiata 6 E) occorre prenotare chiamando il 338 965 22 88, oppure consultando il sito www.insolitaguida.it, ove è possibile reperire ulteriori informazioni sulle attività organizzate dall’associazione.

L’ALCHIMISTA NON percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille). La sua forza sono iscrizioni e contributi donati da chi ci ritiene utile.