Boko Haram, Nigeria rinvia elezioni

Boko Haram, Nigeria rinvia elezioniGli attacchi nel nordest del paese hanno suggerito alle autorità di Abuja il rinvio delle consultazioni a fine marzo.

Venti milioni di elettori non potranno esercitare il loro diritto nel nordest della Nigeria a causa della massiccia presenza del gruppo jihadista di Boko Haram. E’ stato lo stesso comando militare a chiedere alla commissione elettorale nigeriana di rinviare di sei settimane il voto presidenziale, previsto inizialmente per il prossimo 14 febbraio. Il rincio fissato al momento dal Presidente Goodluck Jonathan è di sei settimane. La situazione in Nigeria è ormai fuori controllo da mesi, con l’intensificarsi degli attacchi del gruppo fondamentalista guidato da Abubakar Shekau, che si è insediato negli Stati del nordest del paese, in particolare quello di Borno, piagato da mesi di incursioni brutali, rapimenti ed esecuzioni di massa. Secondo i dati diffusi dall’organizzazione non governativa Human Rights Watch, nel 2014 Boko Haram avrebbe ucciso 10mila persone e conquistato 17 città, fino a controllare un territorio dell’estensione pari a quella del Belgio.

La decisione di rinviare le elezioni presidenziali, in un paese che per sua stessa natura è da sempre spaccato tra nord musulmano e sud a maggioranza cristiana, arriva all’indomani dell’ennesima fumata nera giunta dal Camerun. Nella capitale Yaoundè infatti, al termine dell’ultima riunione straordinaria dell’Unione Africana sull’emergenza Boko Haram, ancora un nulla di fatto sulla decisione riguardante come verrà finanziato il previsto contingente militare internazionale composto da Nigeria, Camerun, Ciad e Niger per contrastare l’offensiva jihadista. Questa situazione di incertezza sul contingente panafricano da schierare contro i fondamentalisti sta infatti complicando le operazioni militari, che vengono portate avanti con iniziative singole da parte degli eserciti dei singoli Stati.

Sul fronte dei sondaggi, il Presidente uscente Goodluck Jonathan, ricandidato e dato saldamente in testa nei sondaggi fino a qualche settimana fa, deve assistere oggi al recupero del principale tra i 17 candidati, il musulmano Muhammadu Buhari, già al governo del paese per un breve periodo degli anni ottanta.

Fonte: rus.ruvr.ru

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