8 marzo: a Barcellona Bianca D’Aponte in tutte le lingue del mondo.

Bianca d'AponteL’universo musicale di Bianca d’Aponte arriva a Barcellona. I brani della promettente cantautrice, scomparsa a soli 23 anni mentre lavorava al suo primo disco, varcano i confini nazionali e linguistici: l’8 marzo nella città catalana, infatti, verranno interpretati in molte lingue da numerose artiste internazionali. Sarà l’evento clou della quattro giorni del “Bianca d’Aponte International”, la manifestazione voluta e organizzata da Cose di Amilcare, la filiale spagnola del Club Tenco, che porta così in Catalogna un’eccellenza italiana.

Tutto nasce da un festival, il Premio Bianca d’Aponte, che è molto più di un festival. È una creatura unica in Italia, che ospita un concorso musicale riservato esclusivamente alle cantautrici. Ogni anno accorrono ad Aversa, città natale di Bianca e del festival, artisti, autori, addetti ai lavori, intellettuali fra i più importanti d’Italia, oltre alle finaliste selezionate in mesi di lavoro.

Ora le canzoni della cantautrice scomparsa nel 2003 arrivano all’estero, a Barcellona, città di cultura e socialità che è perfetta per ospitare una serata come quella dell’8 marzo, il giorno della donna. Al C.A.T. (Centre Artesà Tradicionàrius) andrà in scena uno spettacolo, ideato da Sergio Secondiano Sacchi, composto da ben diciannove set. I brani saranno cantati in italiano (da Katres, cantautrice aversana già finalista del Premio d’Aponte), in inglese (da Anita Zengeza dello Zimbabwe e dall’inglese Samantha De Siena), in spagnolo (da Ana K. García e da Victoria Niven della band Por H o Por V, entrambe argentine), in tedesco (da Vera Gottschall), in francese (da Céline Pruvost), in catalano (da Rusó Sala), in maltese (da TroffaHamra) e in varie lingue dal gruppo multietnico Dinatatak. Ma il repertorio di Bianca sarà interpretato anche attraverso la danza, grazie a uno dei maestri internazionali della jazz dance, Julyen Hamilton, che si esibirà con Paolo Cingolani.

Non mancherà poi Fausto Mesolella, direttore artistico del Premio Bianca d’Aponte, che accompagnerà con la chitarra una registrazione di un brano cantato da Bianca, nell’ambito di un suo breve concerto durante il quale riceverà il Premio Rambaldi 2015. La scenografia della serata è realizzata da un artista di livello internazionale come Marco Nereo Rotelli.

I brani di Bianca d’Aponte cantati durante la serata faranno parte di un Cd, ideato da Cose di Amilcare, in cui saranno presenti anche altri idiomi: il catalano algherese, il russo, il ceco, il maori, il basco e il portoghese. Il Cd verrà presentato durante la prossima edizione del Premio Bianca d’Aponte, in programma il 16 e 17 ottobre con le finali del concorso.

Il bando della undicesima edizione di “Sono un’isola: io, donna per una canzone d’autore – Premio Bianca d’Aponte Città di Aversa” (la cui scadenza è fissata per il 24 aprile 2015) è disponibile sul sito ufficiale www.sonounisola.it. Le modalità di partecipazione sono dettagliatamente descritte nel bando.

Il grande evento dell’8 marzo sarà per Cose di Amilcare la conclusione di quattro giornate fitte di appuntamenti. Il 5 marzo un concerto del cantautore italiano Olden al Tinta Roja, il 6 l’inaugurazione al CAT della mostra di Sergio Staino “Song in comics” e un concerto di Katres alla Sonora de Gracia, il 7 la proiezione del film “Cavalli si nasce” dello stesso Staino alla libreria italiana Le Nuvole e ancora Katres dal vivo all’Inusual project.

L’8 marzo la serata vedrà, oltre al tributo a Bianca d’Aponte, anche una sezione riservata alle poetesse. Loro poesie musicate o brani a loro dedicati saranno eseguiti da Sílvia Comes (per Gloria Fuentes), Enric Hernàez (per Maria Mercè Marçal), Olden & Ulrich Sandner (per Alfonsina Storni), Wayne Scott (per Emily Dickinson). Una parte privilegiata verrà dedicata ad Alba Avesini, storica socia del Club Tenco e traduttrice italiana, fra l’altro, degli albi di Asterix. Le sue poesie saranno musicate da Carlo Doneddu, Riccardo Massari e Andrea Satta dei Têtes de Bois, ed inoltre nella traduzione spagnola da Ana K, García & Gaddafi Núñez e in quella catalana da Enric Hernàez. Ma non mancheranno altre sorprese, come la presentazione del brano “Roba di Amilcare” di Paolo Conte nella traduzione catalana di Rusó Sala. Il tutto sarà documentato, in funzione di una prossima mostra, da un duplice servizio fotografico. Uno curato da Fabrizio Fenucci che, in un apposito spazio del CAT, allestirà un Photo-Show aperto al pubblico e un altro realizzato live durante la serata da Roberto Molteni.

Il 12 marzo infine ci sarà una coda con un concerto di Flo (premiata per il miglior testo al premio Bianca d’Aponte 2014) al Razzmatazz.

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