Varato il DDL concorrenza

parlamento_italianoVia agli sconti sulle assicurazioni, maggiore trasparenza nelle penali previste per recedere da contratti di telefonia e pay tv, ulteriore liberalizzazione nelle professioni, no a discriminazioni per i nuovi entranti nel mercato dei carburanti. Sono queste, in sintesi, alcuni dei principali provvedimenti contenuti nel ddl sulla concorrenza che dà attuazione, per la prima volta, alla segnalazione annuale dell’Autorità Antitrust. Il provvedimento, che passa all’esame delle Camere, è stato approvato ieri dal consiglio dei ministri su proposta del ministro dello Sviluppo Federica Guidi. L’obiettivo e’ quello “di stimolare la crescita economica frenata dalla scarsa concorrenza nel settore dei servizi”, come spiega una nota diffusa al termine del cdm. “Le liberalizzazioni – si legge nel comunicato – fanno crescere del 3,3% il Pil in 5 anni secondo le stime del Fondo monetario internazionale, migliorano la credibilità del Paese ed il suo rating e costituiscono un elemento importante nel giudizio della Commissione europea sulle riforme italiane”. Questi, in sintesi, i contenuti del provvedimento a partire dalle ASSICURAZIONI. In questo settore viene previsto l’obbligo di sconti significativi nel campo della Rc Auto se l’automobilista accetta clausole finalizzate al contenimento dei costi o al contrasto delle frodi come l’installazione della scatola nera e di rilevatori del tasso alcolemico, ispezioni preventive dei veicoli e il risarcimento presso officine convenzionate.
Altre norme riguardano l’obbligo di indicare i testimoni, in caso di incidenti con soli danni alle cose, non oltre il momento della denuncia, la possibilità di recesso dalle polizze accessorie allo scadere della polizza principale, il conferimento all’Ivass dei poteri di controllo e monitoraggio sull’attuazione delle nuove norme. FONDI PENSIONE. Viene prevista la piena facoltà di portabilità per i lavoratori dei propri contributi pensionistici, eliminando la possibilità per i contratti di lavoro nazionali di inserire vincoli e condizioni anche in relazione alla quota di spettanza del datore di lavoro. Viene rimosso anche il vincolo, per il fondo di trovare sottoscrittori solo all’interno della categoria professionale di riferimento. COMUNICAZIONI. Per favorire la mobilità della domanda nei mercati della pay-tv, della telefonia fissa e mobile e di Internet, vengono semplificate le procedure di identificazione dei clienti per la migrazione e viene prevista la trasparenza sulle penali in caso di recesso anticipato dal contratto. L’entità della penale, inoltre, dovrà essere legata ai costi effettivamente sostenuti dall’operatore in caso di promozioni. E di questo l’operatore dovrà dare conto all’Autorità per le comunicazioni. POSTE. Per allargare ulteriormente la concorrenza viene eliminata la riserva di Poste Italiane sulla spedizione degli atti giudiziari e delle notifiche di sanzione da parte della Pubblica amministrazione.
ENERGIA ELETTRICA-GAS. Allo scopo di superare le residue regolamentazioni di prezzo, viene previsto: per il gas naturale, la graduale eliminazione del mercato ‘tutelato’ a decorrere dal 2018 nel mercato domestico (prezzi fissati dall’Autorità per l’Energia per i consumatori che non hanno scelto un fornitore sul libero mercato). Per l’energia elettrica la graduale restrizione dell’attuale perimetro di tutela (pmi e famiglie che non hanno scelto un fornitore sul mercato) è sempre a decorrere dal 2018. CARBURANTI. Si vieta l’introduzione, in particolare da parte delle Regioni, di norme discriminatorie ad esempio a carico dei nuovi entranti. BANCHE. Per garantire la piena mobilità della domanda vengono previste norme come: i costi delle chiamate per l’assistenza ai clienti non potranno superare le tariffe per l’ordinaria chiamata urbana; saranno introdotti strumenti di comparabilità delle offerte di servizi; un apposito sito Internet dovrà garantire la trasparenza nella vendita di polizze assicurative accessorie ai contratti di finanziamento e ai mutui. AVVOCATI. Il disegno di legge elimina il vincolo di appartenenza ad una sola associazione professionale, introduce l’obbligo di presentare un preventivo (oggi solo su richiesta dell’assistito) per i servizi richiesti. Il ddl consente le società multiprofessionali e l’ingresso di soci di capitali.
NOTAI. Il provvedimento elimina il divieto di pubblicità, allarga il bacino di competenza (dal distretto di Corte d’appello a tutto il territorio regionale) ed elimina il reddito minimo di 50 mila euro. Vengono ridotti gli atti per i quali è richiesta l’autentica notarile e si individuano i casi nei quali questa può essere concessa anche da altri soggetti come avvocati e commercialisti. A tale riguardo per la compravendita di immobili non abitativi e di valore non superiore a centomila euro ci si potrà rivolgere ad un avvocato purchè dotato di un’assicurazione adeguata. Si eliminerà l’obbligo di atto notarile per la costituzione di società a responsabilità limitata con capitale fino a 20 mila euro; si estenderanno gli atti per i quali il passaggio notarile potrà essere sostituito dalla sottoscrizione digitale. INGEGNERI. Le società di ingegneri potranno assumere commesse da privati superando una disciplina risalente agli anni ’40. FARMACIE. Viene eliminato il limite di titolarità di quattro licenze in capo ad un unico soggetto e viene consentito l’ingresso di soci di capitale.

fonte aduc

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