Grandi Giardini Italiani: tre nuovi giardini entrano nel network

Grandi Giardini Italiani è un marchio di qualità e, grazie agli elevati standard di manutenzione e gestione richiesti ai giardini per entrare a far parte del network, è anche sinonimo di eccellenza e sensibilità alla cultura del verde. Non solo: Judith Wade, dopo un’esperienza ventennale nel settore del marketing e della comunicazione, ha voluto creare un modello italiano di gestione dei beni culturali, con un’attitudine attiva e non passiva che mette a disposizione e fa circolare tra i proprietari e i curatori dei giardini della rete il know how per mettere a reddito i loro beni ottimizzandone la gestione, sviluppando servizi e organizzando eventi.

Judith Wade crede fermamente nelle potenzialità del settore dei Beni Culturali in Italia: “Questa è però l’ultima possibilità che abbiamo per gestire e sviluppare il turismo culturale in Italia. La congiuntura socio-economica è favorevole e l’imprenditoria privata sta investendo nei beni culturali perché scorge delle opportunità importanti. Non possiamo permetterci di perdere questa occasione, dobbiamo imparare a gestire con professionalità, know how e competenze il patrimonio culturale pubblico e privato italiano. I giardini che fanno parte della nostra rete lo stanno già facendo, anche grazie al supporto, alle conoscenze e alla visibilità che offriamo ai proprietari. Non riceviamo sovvenzioni pubbliche: Grandi Giardini Italiani è un’impresa che vuole valorizzare altre imprese nell’ambito del turismo culturale”.

PARCO BOTANICO ANGELO E LINA NOCIVELLI – VEROLANUOVA (BS)

Il progetto del parco botanico “Angelo e Lina Nocivelli” ha inizio nel 2000 quando la Famiglia Nocivelli, assistita fattivamente dai lavoratori anziani dell’OCEAN, si impegna a realizzare la sistemazione a giardino dell’area comunale adiacente Castel Merlino, parte del più ampio Parco del Fiume Strone.

In quest’area, destinata in passato a orti, vigneti e coltivazioni varie, vengono effettuati interventi per la messa in sicurezza dell’area, rispettosi sia del corso d’acqua sia della sua valorizzazione naturalistica.

Il Parco presenta una vegetazione di tipo “ragnaia”, costituita da arbusti di medio sviluppo (da fiore, sempreverdi o con bacche) che favoriscono la nidificazione degli uccelli e il loro sostentamento. Le piante di alto fusto rappresentano varietà di alberi tipici della zona, scelta fatta al momento della piantumazione per non creare alcun distacco tra l’ambiente circostante e la nuova realizzazione e per facilitare l’inserimento delle specie già presenti sul posto.

I vialetti costituiscono l’apparato circolatorio del Parco, delle arterie di piacevole aspetto estetico e basso impatto visivo, bordate di tufo – il cui colore col passare degli anni diventa un tutt’uno con la terra – e inserite nell’ottica di fondere armoniosamente natura e infrastrutture. Altro esempio in questo senso è il laghetto, uno specchio d’acqua dotato di due jets d’eau coreografici e popolato da carpe. Nei mesi estivi la bellezza del laghetto è sottolineata dalla fioritura di ninfee.

VILLA TASCA D’ALMERITA – PALERMO

Nel 1855, Lucio Tasca decise di modificare il giardino formale, parterre, nel “Giardino irregolare”, un giardino all’inglese nel suo derivato “Gardenesque”. Grazie al clima mite, piante esotiche subtropicali e tropicali avevano la possibilità di crescere meglio a Palermo che in qualsiasi altro posto in Europa. In questa sezione del giardino figurano alcuni degli esemplari più grandi di cicadee, un pino di Norfolk mozzafiato, e un buon numero di specie diverse di palme. Mentre i viali interni sono a forma libera, quelli del perimetro ornati con siepi, mantengono la geometria del parterre precedente costruito prima del Settecento.

Nel 1870, iniziarono i lavori sul Giardino Romantico e sul Giardino d’Acclimatazione. Questa sezione del giardino trova la sua ispirazione nello stile paesistico-romantico. È diviso in tre sezioni: Il Lago dei Cigni, la collina artificiale, e il Giardino d’Acclimatazione. Cambiamenti di quota, delle sculture e dei folly (riproduzioni in miniature di vere o immaginarie rovine classiche) evocano nel visitatore i sentimenti del Sublime. Il Lago dei Cigni è circondato da una foresta lussureggiante di bambù verde e nero e palme da sottobosco. Il tentacolare fico magnoliode domina metà del lago, mentre una orgogliosa Araucaria columnaris presiede sulla riva opposta. Sopra una grotta artificiale si trova un tempio circolare dedicato a Ceres, la dea romana dell’agricoltura, sotto il quale scorrere una cascata d’acqua che simboleggia la “panacea aurea”: la vera arte alchemica, la trasformazione dei materiali attraverso la conoscenza, è l’agricoltura. In questa parte del giardino si trova anche una collina dedicata alle piante succulente e alle xerofite dove varie specie di Yucca, Opuntia, Nolina e Dracaena sono rappresentate e un signorile e austero bosco di Araucaria columnaris.

TENUTA REGALEALISCLAFANI BAGNI (PALERMO)

La Tenuta Regaleali è un’Isola verde, un mosaico di morbide colline decorate con filari di vigne, olivi, una variegata flora esotica, così invitante per il grande contrasto con le distese di grano e le aride colline circostanti. Case Grandi e Case Vecchie, i due casali dell’Ottocento di calcarenite, sono circondati da giardini ornamentali completi di orto-frutteti, pieni di piante autoctone (Rosa canina, Retama retam o la ginestra bianca…), rare specie tradizionali aromatiche (Pelargonium tomentosum, origano dei monti Iblei e basilico delle Madonie…), ornamentali (Rosa banksiae, tante varietà di gelsomino) e commestibili (giuggiolo, sorbo, corbezzolo, azzeruolo, cotogno, gelso, fico, nespolo, bergamotto…), e qualche piccolo omaggio esotico (il falso pepe, il papavero californiano…).

Quando la fillossera aggredì anche i vigneti di Regaleali, si dovette procedere al reinnesto delle piante su piede americano e furono creati diversi vivai in tutta l’Isola. Con la riforma agraria nel dopoguerra l’azienda agricola si convertì definitivamente in vitivinicola. Così nel 1956 vennero ultimati i lavori per la realizzazione del primo e più grande lago collinare di tutta la regione per garantire una fonte di irrigazione per la nuova estensione della vigna.

Oggi a Regaleali i visitatori possono scoprire la Tenuta tra percorsi naturalistici in vigna, a piedi, in bici o a cavallo.

Lelenco completo dei giardini che aderiscono al network e le schede dettagliate sono reperibili sul sito www.grandigiardini.it

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