Gioco d’azzardo per il 54% degli studenti

Oltre la meta’ dei ragazzi italiani ci ha provato almeno una volta nell’ultimo anno scolastico: il 54% degli studenti tra i 14 e i 19 anni, 1,3 milioni di giovani delle scuole superiori, ha giocato d’azzardo. Di questi, pero’, il 74% ha dichiarato di spendere meno di tre auto alla settimana per alimentare il vizio. E’ questo emerge da una indagine di Nomisma svolta in collaborazione con l’Universita’ di Bologna. Quello del gioco d’azzardo in Italia e’ un ‘mostro’ da 84,5 milardi di euro, anche se nel 2014 e’ calato leggermente rispetto all’anno prima. Non ne sono immuni i piu’ giovani, sedotti dai Gratta e vinci (lo ha sperimentato il 38% dei ragazzi nell’ultimo anno scolastico), dalle scommesse sportive (25%) e giochi di abilita’ online (20%). Rispetto al 2008, anno dell’ultima indagine Nomisma, cala l’appeal del Superenalotto e del Lotto. Ma oggi il 10% degli studenti e’ un “frequent player”, gioca cioe’ almeno una volta alla settimana. La maggiore propensione al gioco si trova tra i maschi, nel sud e nelle isole (64% di giovani giocatori contro il 43% al nord), negli istituti tecnici e nelle famiglie in cui c’e’ gia’ abitudine al gioco. Dalla ricerca Young Millennials Monitor di Nomisma risulta anche che il 29% ha nascosto o ridimensionato la propria abitudine coi genitori. A complicare la situazione, l’associazione del gioco con il consumo di alcolici.
Le cose vanno leggermente meglio in Emilia-Romagna (nell’ultimo anno ha giocato il 43%) e a Bologna, dove il dato si ferma al 41%. “I ragazzi spendono in media 4,6 euro a settimana per giocare. Puo’ sembrare una cifra bassa, ma bisogna considerare che possono disporre in media di una ventina di euro alla settimana, quindi si tratta di una cifra comunque significativa”, spiega la coordinatrice della ricerca, Silvia Zucconi, alla presentazione dell’indagine. Oltre alla ‘paghetta’ data dai genitori, nel budget per il gioco figurano anche le somme di vincite precedenti. L’antidoto? La matematica. Oltre alle motivazioni sociali, l’interesse per il gioco d’azzardo sembra legato anche alle capacita’ o meno di analisi probabilistica sulla possibile vincita. La quota dei giocatori raggiunge il 68% tra chi ha un rendimento insufficiente in matematica, scende al 50% tra chi ha una votazione superiore all’otto.

fonte aduc

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