Capitan America (1990)

Prima della versione ad opera di Joe Johnston del fumetto Capitan America (personaggio ideato da Joe Simon e Jack Kirby nel 1941 per la Timely Comics, ora Marvel Comics) che vedrà nei panni del Vendicatore, Chris Evans (già Torcia Umana nei primi due film sui Fantastici Quattro), ci fu un film a basso budget uscito nel 1990 (escludendo la versione del 1979 di cui parlerò in seguito).
Diretto da Albert Pyun (regista di Cyborg,1989, con Van Damme), il film ebbe scarso successo sia di pubblico che di critica. La storia è un classico racconto d’origini ma con scarsa recitazione e pathos e una regia lenta e noiosa.
Inizia nella seconda guerra mondiale, in Italia per la precisione. Qui i nazisti sottopongono un bambino italiano, Tadzio De Santis, a un esperimento di mutazione genetica, ha origine il Teschio Rosso (e già queste origini risultano inventate, dato che il Teschio è nato in Germania e il suo vero nome è Johann Shmidt!), dotato di super forza. Dell’equipe addetta all’esperimento fa parte la dottoressa Vaselli. La donna si oppone all’esperimento, ma senza risultati. Riesce a fuggire e in seguito entra a far parte delle forze militari statunitensi, aderendo al progetto del supersoldato. L’esperimento verrà attuto sul volontario Steve Rogers, giovane impossibilitato a servire la sua patria perché affetto da Poliomielite. Ha così origine Capitan America, un soldato perfetto, forte e “imbattibile” ma la sua origine si macchia di una vittima, la dottoressa Vaselli è assassinata da una spia tedesca e con lei muore il segreto per il supersoldato. Cap debutta nella sua prima missione: impedire al Teschio Rosso di lanciare un missile sulla Casa Bianca. Ma il primo incontro tra i due rivali super potenziati non è dei migliori per l’eroe a stelle e strisce: Cap viene sconfitto dal Teschio ma, legato al missile, riesce comunque a sventare il piano, deviando il missile in Alaska, dove Cap resterà intrappolato tra i ghiacci, mentre tutti lo credono morto.
Un gruppo di esploratori ritrova il corpo di Capitan America perfettamente ibernato, siamo negli anni ’60 e il tempo è passato per tutti, tranne che per Steve Rogers, che risvegliatosi dal freddo sonno si ritrova in mondo che non gli appartiene. La sua fidanzata di allora è tremendamente invecchiata e i suoi unici affetti riposano sotto terra. Ma questo non gli impedisce di indossare di nuovo i panni di Capitan America e di scontrarsi nuovamente col Teschio Rosso per la salvezza della libertà, della democrazia e del Presidente, un uomo che ha sempre creduto in Cap, sin da piccolo!
Capitan America è interpretato da Matt Salinger e il Teschio Rosso da Scott Paulin.
Il film non arrivò nei cinema e uscì direttamente in video.
Dopotutto tra il 1989 e il 1990 la scena dei cinecomic era dominata dal Batman (1989) di Tim Burton. Un film contro cui sarebbe stato duro battersi!

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