L’Isis è una conseguenza della deriva occidentale

L'Isis è una conseguenza della deriva occidentaleIl controllo unico e privato di Washington sull’arena internazionale ha trasformato il vecchio zio Sam in un moccioso urlante che fa la prima cosa che gli passa per la testa e solo dopo pensa alle conseguenze. E’ un monopolio che ha trascinato gli Stati Uniti fuori dalla logica, dentro un mondo di cinismo e improvvisazione. I risultati sono chiari: il Medio Oriente è in fiamme, attentati senza precedenti infuriano in tutto il mondo, con tragedie umane, genocidi, e orde di rifugiati in fuga.

L’Occidente afferma di difendere i valori democratici, ma se li tiene ben stretti, solo per sé stesso. “Il diritto alla vita è sacro”, ma solo per gli occidentali.. e cosa via. Il comportamento dell’Occidente oggigiorno è a suo modo una forma di razzismo. Gli “ariani” dei giorni nostri sono i cittadini dell’Occidente politico, mentre ai loro occhi chiunque altro è spazzatura e può essere trattato senza alcun riguardo. Le vite degli altri non valgono un centesimo. Per il loro unico interesse geopolitico ed economico gli USA hanno saccheggiato l’intero Medio Oriente ed ora sono impegnati in una penosa offensiva contro le attività dello Stato Islamico, con le stesse possibilità di riuscire nell’impresa di rimettere il genio nella lampada.

Se guardiamo alla situazione nella sua interezza, ci rendiamo conto che non è cambiato nulla dopo gli attacchi di Parigi. Il presidente Francois Hollande ha annunciato che il vero obiettivo della sua guerra è il Daesh (ISIS) e non il regime di Assad. Parole, Parole, Parole. La Francia oggi è il rappresentante militare degli interessi degli Stati Uniti in Europa e nel Medio Oriente. Gli USA hanno i loro interessi, ovvero nessuna intenzione di mettere a rischio la loro intima relazione con la Turchia o l’ Arabia Saudita per qualche “sporco” centinaio o migliaio di cadaveri vittime del terrore a Parigi, o milione di rifugiati.

Certamente gli attacchi terroristici di Parigi non erano quello che gli USA volevano che succedesse, ma per l’Occidente il petrolio continua a valere più del sangue e questo vuol dire che Obama continuerà ad offrire una calorosa stretta di mano al sultano Erdogan, chiudendo un occhio sull’acquisto del petrolio del Daesh e quindi il finanziamento di quest’ultimo. Se invece l’Occidente avesse tratto altre conclusioni dagli attacchi di Parigi, questo sarebbe stato il momento di chiedere alla Turchia di smetterla di finanziare il Daesh.

Al contrario, l’ Occidente continua a perseguire le proprie politiche, non badando al prezzo che paga in termini di vite umane. In ultima analisi si tratta di politiche dirette contro sé stessi. Le politiche razziste dell’Occidente appaiono particolarmente chiare nelle relazioni con l’Armenia. Washington e Bruxelles pensano che gli armeni siano un mero strumento di baratto nel braccio di ferro tra la Russia e l’occidente, senza nessun riguardo nei confronti della qualità della vita degli armeni stessi.

Quando le autorità armene hanno fatto un cenno all’Occidente per diventare siffatto oggetto di scambio, hanno segnalato di essere pronti a unirsi al gioco del “dagli contro alla Russia” con un processo di associazione. L’Occidente è diventato il patrono e l’avvocato delle frodi elettorali: hanno preso sotto la loro ala protettrice il Partito Repubblicano dell’Armenia (il partito attualmente al governo in Armenia) ed il leader, il presidente armeno Serge Sargsiyan è diventato la star dell’isteria antirussa in Armenia. Ovviamente i diritti umani tanto cari all’Occidente sono diventati “usa e getta” quando c’erano di mezzo gli interessi geopolitici dell’ Armenia.

Il tutto dimostra che l’Occidente, o meglio, le sue elites politiche sono alquanto disprezzabili e proteggono i diritti umani solo a loro discrezione. Queste sono le caratteristiche prime del razzismo occidentale ed il prodotto di una simile ideologia è qualcosa di non meno mostruoso e si chiama Stato Islamico. Il razzismo occidentale e lo Stato Islamico sono gemelli siamesi.

Per effetto del monopolio degli USA sulla scena internazionale l’Occidente sta perdendo la sua “soft power” ed i suoi benefici attrattivi. Questo è un male, perché i portatori dei valori umani universali combattono per i loro stessi valori: democrazia, diritti umani, meritocrazia e così via. Gli stessi per cui l’Occidente ha perso milioni di vite. Sconfiggere il Daesh è possibile solo mettendo in campo i valori universali dell’Occidente. Altrimenti per l’Occidente sarà la fine.

Articolo originale  – Fonte: sputniknews.com

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