P3: Verdini si dimette dal Credito Cooperativo

Lo ha annunciato lo stesso indagato nella vicenda P3, Verdini, in una lettera del 23 luglio, di dimissioni irrevocabili dalla presidenza del Credito Cooperativo Fiorentino nonché dalla carica di membro del consiglio d’amministrazione, ma resa pubblica solo oggi. Nella lettera di dimissioni si legge: “In questi mesi si è abbattuta sulla mia persona e, indirettamente, sul Credito cooperativo fiorentino, una tempesta mediatica e giudiziaria di ampie proporzioni rese certamente più eclatanti dal ruolo politico che rivesto. Sono assolutamente certo di poter dimostrare, e lo farò nelle sedi opportune, la mia estraneità da ogni illecito che mi viene in questa fase addebitato. Tuttavia devo prendere atto che la rilevanza assunta dai fatti che mi vengono imputati, rilevanza che va bene al di là del merito stesso dei problemi e rischia di gettare un ombra sulla banca. In questi 20 anni il Credito cooperativo fiorentino ha conosciuto una significativa espansione ritagliandosi uno spazio importante nell’area metropolitana fiorentina, crescendo in soci e patrimonio e contribuendo fattivamente allo sviluppo della nostra comunità. Sono risultati che nessuna tempesta mediatica o giudiziaria può cancellare, come è confermato dalla fiducia che anche in questi mesi soci e clienti non ci hanno fatto mancare. Proprio per questo e per l’impegno che ho profuso in questi anni, per tutelare la Banca ed assicurarne la crescita, non posso assistere passivamente al tentativo di coinvolgerla in vicende che potrebbero danneggiarla. Per questo motivo, con enorme rammarico ho assunto la decisione di dimettermi irrevocabilmente dalla carica di Presidente e di componente del Consiglio di amministrazione del Credito Cooperativo Fiorentino. Desidero esprimere anche attraverso questa lettera, i miei sentimenti di gratitudine ai soci – che in tutti questi anni ci hanno sempre confermato la loro fiducia – al personale dipendente, e a tutti voi, che avete supportato la mia azione e contribuito alla crescita di questa banca”. Infine, Denis Verdini, nella sua lettera di dimissioni, rammenta che proprio oggi pomeriggio sarà ascoltato per le determinazioni del caso.

L’ALCHIMISTA NON percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille). La sua forza sono iscrizioni e contributi donati da chi ci ritiene utile.