Studio: Eroina, meglio la terapia farmacologica dell’astinenza

Uno degli aspetti più difficili per chi è dipendente da eroina è sicuramente il riuscire ad affrontare e a superare i sintomi causati dall’astinenza. La gravità e la durata di tali sintomi è maggiore tra coloro che fanno uso di eroina per via iniettiva ed è accentuato se oltre all’eroina si unisce l’uso di cocaina. I consumatori di droga durante l’astinenza sono più esposti ai rischi di pratiche iniettive pericolose che possono esporlo al contagio dei virus dell’HIV e dell’HCV. Questo studio americano, pubblicato sull’ International Journal of Drug Policy, analizza come l’astinenza de eroina possa accrescere il rischio di contagio per infezione da HIV e/o HCV e discute a proposito delle strategie da adottare per ridurre al minimo tali rischi. I ricercatori hanno intervistato 32 tossicodipendenti per via iniettiva che hanno fatto uso di droga per 8-15 anni (21 senza infezioni HIV e HCV; 3 infetti da HIV e HCV e 8 infetti solo da HCV) investigando in maniera approfondita sulle diverse storie di vita, sulle modalità di assunzione e sul comportamento relativo al consumo di droga nel corso del tempo. Da queste interviste è emerso che l’astinenza, oltre ad aumentare il rischio di pratiche iniettive pericolose, può portare all’aumento delle probabilità di frequentare ambienti a rischio e di praticare lo scambio di siringhe con partner infetti. É dunque importante attuare delle strategie che aiutino il tossicodipendente a collaborare facendosi assistere con i giusti trattamenti, anche attraverso un’intensa disciplina in merito alla somministrazione del farmaco, e tenendo sempre presente che i periodi di astinenza possono aumentare il rischio di pratiche iniettive pericolose.

fonte: DrogaNews

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