Oggi si celebra il World Cat Day: i gatti protagonisti della società e della cultura

Occhioni mentre gioca con uno dei ricci africani, sulla veranda de L’Alchimista (2016)

Batuffoli pelosi dallo spirito libero e indipendente, i gatti hanno conquistato il cuore di milioni di persone in Italia e nel mondo, diventando sovrani indiscussi delle mura domestiche. Il 17 febbraio infatti si festeggia in Italia il World Cat Day, data non casuale, scelta nel 1990 attraverso un sondaggio della rivista Tuttogatto che ha eletto come mese favorito febbraio, mese dell’Acquario, ovvero degli spiriti liberi, e delle streghe, creature magiche come i gatti, mentre il 17 (1×7) ricorda le sette vite di cui questi felini godono. La stessa festa, riconosciuta in tutto il mondo, cade in giorni differenti a seconda del Paese considerato. Per esempio l’America rende omaggio gli amici baffuti l’8 agosto di ogni anno.

Ma sono i numeri a raccontare il grande amore che gli italiani nutrono per questi esemplari a quattro zampe. Uno su tre infatti condivide la propria vita con un animale domestico (33%), secondo il Rapporto Italia 2017 di Eurispes, e tra questi quasi la metà (40,8%) ospita proprio un gatto. Oltre 8 milioni di esemplari dal fascino misterioso e dallo sguardo ipnotico sono i protagonisti dei salotti, portando serenità e allegria nelle case, ma non solo. Venerati dai designers di tutto il globo, ma anche dal mondo dell’arte, del cinema e della letteratura, da secoli popolano racconti, romanzi, poesie, film e perfino le passerelle dell’alta moda. Una vera e propria Cat-mania.

I musini simpatici e buffi dei mici hanno infatti fatto capolino su borse, maglie, gonne e camicie delle più importanti maison di moda. E così i gatti diventano muse ispiratrici di intere linee d’abbigliamento che li ritraggono su morbidi maglioni, lussuose sete e regali broccati o mimetizzati sul seducente manto maculato degli abiti firmati dagli stiliti più importanti al mondo. Ma anche accessori e gioielli vengono contagiati dalla Cat-mania. Dalle cover per i cellulari fino agli sticker per decorare la casa, senza trascurare gli occhiali dalle sinuose forme feline che regalano un sensuale sguardo da diva. Un must irrinunciabile per tutti i cat addict.

Un amore per i gatti confermato anche dalle tendenze che fanno il giro del mondo trovando terreno fertile nel Belpaese. Un esempio è rappresentato dalla diffusione in Italia dei Neko Cafè, emblema della cultura giapponese moderna (letteralmente “Gatto Cafè”): sale da the o bistrot dove, mentre si sorseggia un cappuccino, è possibile coccolare i gatti del locale beneficiando dei vantaggi terapeutici che le fusa hanno sull’umore e sullo stress quotidiano. Ma è da quando il gatto è entrato a far parte della vita dell’uomo che gli artisti hanno cominciato ad immaginare e scrivere di lui.

Protagonista della fiaba Il gatto con gli stivali di Charles Perrault, compagno di vecchiaia di Francesco Petrarca, amico di Collodi, Umberto Eco e Giovanni Pascoli, che gli dedica un sonetto “La Gatta”, protagonista del poema in versi Gattomachia di Lope de Vega e raccontato nei versi di Baudelaire e dalla penna di Shakespeare, il gatto ha sedotto personalità molto lontane, diverse per età, professione e cultura grazie alla sua personalità enigmatica ed indecifrabile e al suo spirito un po’ domestico e un po’ selvatico.

Alcuni gatti sono rimasti nella storia del cinema per i loro ruoli indimenticabili come il gatto confidente di Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany del 1961 o il personaggio di Catwoman, forte, veloce e agile, nato dalla matita dei fumettisti Bob Kane e Bill Finger nel 1940. Senza dimenticare il grande Marlon Brando, spesso ritratto con i suoi gatti anche nel film Il Padrino, come pure Alain Delon che divise la scena con un micio in Crisantemi per un delitto.

Ma è con i cartoni animati che sono diventati veri e propri personaggi cult: come non amare Stregatto, il gattone tigrato di Alice nel paese delle meraviglie, o l’intramontabile film d’animazione Gli Aristogatti, prodotto dalla Disney nel 1970. E ancora Lucifero, il gatto della matrigna di Cenerentola, Figaro, il micio di Pinocchio, Zorba, protagonista de La Gabbianella e il Gatto, le avventure di Tom e Jerry e di Titti e Gatto Silvestro che hanno accompagnato l’infanzia dei bambini di ogni generazione.

Anche la musica ha riservato moltissima attenzione ai gatti: da La gatta di Gino Paoli fino alla celebre Volevo un gatto nero presentata allo Zecchino d’Oro nel lontano 1969. È stata una gatta ad ispirare anche lacanzoneDelilah, successo dei Queen, ed il siamese Samè stato la musa diLucifer Sam dei Pink Floyd.

Un excursus nel tempo e nei differenti ambiti culturali e sociali che racconta l’amore “sconfinato” verso questi animali simbolo, ieri come oggi, di libertà e indipendenza. Adorati nell’antico Egitto, odiati nel Medioevo e riscoperti nel Rinascimento, il gatto è oggi non solo la star del salotto ma anche un’icona griffata che popola vestiti e accessori riscuotendo un successo enorme.

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