Conosciamo Daniele Coletta, l’intervista

Cosa ti ha fatto appassionare alla musica e cosa ti ha ispirato?
Sono sempre stato circondato dalla musica e mi sono fatto rapire molto presto. Cantavo sempre, in macchina con la famiglia, ascoltando la radio, guardando i cartoni animati Disney. Quando a 8 anni ho preso la mia prima lezione di canto ho capito che quella era e sarebbe stata la mia voce. Per me la musica è stata un processo naturale. L’ho scelta io e lei ha scelto me ed è sempre stata ed è ancora oggi la mia priorità perché mi rende sereno.

Come descriveresti la musica che di solito crei?
Molto sincera. Le canzoni che scrivo parlano di me, delle mie storie, della mia vita. La maggior parte di queste sono nate da note vocali o messaggi scritti, poi spesso riadattati alla melodia. La mia musica è diretta, spontanea, semplice ed è facile identificarcisi.

Puoi raccontarmi il tuo processo creativo?
Lavoro con Marco Canigiula al processo creativo. Non c’è un ordine preciso su come nasce una canzone. A volte nasce prima la musica, magari ispirati da qualche altra canzone che abbiamo sentito e che ci ha colpito molto, o da qualche suono. Altre volte partiamo dal testo e ci lasciamo guidare da quello per creare la melodia. Io di solito porto le mie idee, le mie note, i miei testi. Marco porta le sue, ci sediamo e creiamo insieme.
Nel caso specifico di “Piove Sulla Luna” è cronologicamente il primo brano che ho scritto dopo la fine della mia prima storia d’amore con il mio uomo. Le emozioni erano ancora fresche e confuse. Ero disposto a tutto per questa storia. E’ stata la storia che mi ha reso libero con gli amici, con la famiglia, con me stesso. Ho iniziato un percorso di conoscenza e connessione con le mie emozioni che auguro ad ognuno di intraprendere, prima o poi nella vita. In questo caso il processo creativo ha avuto un effetto terapeutico. Grazie ad un intenso supporto e ad una conversazione molto aperta e profonda col team sono riuscito a tradurre in musica il groviglio di emozioni che viveva in me.

Con chi ti piacerebbe di più collaborare?
Bruno Mars e Maneskin. Il primo perché sogno un duetto sin da quando l’ho sentito cantare per la prima volta. I secondi perché vorrei risvegliare la parte rock che è in me, che gli amanti di ‘X Factor” sicuramente ricorderanno.

Qual è il messaggio che vorresti dare con la tua musica?
In generale verità. Nello specifico con “Piove Sulla Luna” vorrei trasmettere esattamente ciò che ho vissuto io: quel groviglio di emozioni che va dalla nostalgia, alla tristezza alla forza. Il brano Descrive la sensazione di perenne vulnerabilità di chi è disposto a farsi sempre calpestare per amore dell’altra persona. Quanto siamo realmente vulnerabili? Spesso molto meno di quello che pensiamo.

Perché il nostro pubblico deve ascoltare la tua musica?
Il vostro pubblico dovrebbe ascoltare la mia musica perché magari potrebbe sentirsi parte della mia stessa storia, potrebbe sentirsi meno solo. Potrebbe trovare la forza nelle mie parole. Potrebbe anche solo canticchiare le mie melodie senza aver idea di cosa dicano i testi. Ci sono così tante ragioni e variabili. È magia.

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