LFF5, Enrico Vanzina: “Sono fiero di aver fatto film con Netflix”

“Sono fiero di aver fatto il film di Natale con Netflix”, ha esordito così Enrico Vanzina ieri sera durante l’apertura della 5a edizione del Lamezia Film Fest diretta da Gianlorenzo Franzì. “Netflix è una realtà che non si può ignorare, che esiste e che concede la possibilità di fare vedere il tuo film in 160 paesi del mondo” ha continuato Vanzina, esprimendo anche la sua gratitudine nei confronti della piattaforma che gli ha lasciato “massima libertà”, dandogli la possibilità di realizzare “la più feroce satira politica del cinema italiano degli ultimi vent’anni”.

Natale a 5 stelle, infatti, è “solo apparentemente un film di Natale”, si tratta di “un film sulla politica”, ha spiegato ancora Vanzina prima di lanciarsi in un monito sull’importanza della cultura, oggi più che mai.

“La cultura è una parola che spaventa molti. Un autore francese diceva che la cultura è ciò che resta quando si è dimenticato tutto. La cultura era mio padre che non ci portava in vacanza al mare ma a Londra a vedere la National Gallery. Perché il cinema non lo puoi fare se non hai letto romanzi, se non hai mai visto un quadro di Goya, se non sai che differenza c’è fra Mozart e Guccini. Altrimenti diventi un divulgatore di immagini, che è un’altra cosa, non è cinema. La cultura serve” ha spiegato lo sceneggiatore.

Ma l’incontro di ieri è stata anche un’occasione per riflettere sul tanto dibattuto “cinema popolare”, molto spesso sottovalutato e denigrato. “I più grandi registi della storia del nostro cinema, da Elio Petri e Federico Fellini, facevano film popolari”, ha rivendicato l’artista, spiegando come “non dovrebbe esistere questa divisione fra cinema d’autore e cinema popolare” perché “fare cinema popolare vuol dire entrare nella vita delle persone”.

È proprio sul contatto con la realtà, con le persone, che si è concentrata la seconda parte del partecipatissimo incontro serale che ha poi accompagnato la proiezione del film Sapore di mare (Carlo Vanzina, 1983) – abile ritratto generazionale e splendida fotografia di un’epoca con un cast stellare.

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