L’Egitto è libero, Mubarak si è dimesso

Omar Suleiman, vicepresidente egiziano ha annunciato in televisioni che Hosni Mubarak, il presidente dell’Eigitto, ha rinunciato al suo mandato presidenziale. Al tempo stesso è stato annunciato che il compito di gestire gli affari dello stato è stato affidato alle forze armate.

Il popolo egiziano è esultato all’annuncio delle dimissioni di Mubarak e molte piazze di grandi città come Alessandria, sono state invase da migliaia di cittadini in festa, al grido di: “Lui e’ fuori noi siamo dentro!… Il popolo ha abbattuto il regime”.

Il ministro della Difesa maresciallo Mohammed Hussein Tantawi è emerso come il nuovo uomo forte e rimarrà tale fino a quando la transizione politica non sarà terminata. In occidente si conosce poco la figura di Mohammed Hussein Tantawi o come intende condurre l’esercito egiziano, ora che è in carica del governo.

Mohamed ElBaradei ha scritto sulle pagine di Twitter: “Oggi, il mio sogno si è avverato… Abbiamo bisogno di un Paese democratico fondato sulla giustizia sociale”.

Il Capo delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha elogiato Mubarak per essersi inchinato alla volontà del popolo e per aver scelto una “decisione difficile, presa nel più ampio interesse del popolo egiziano”.

Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha dichiarato che la decisione di dimettersi Mubarak è stata “coraggiosa e necessaria”. “La Francia invita tutti gli egiziani a continuare la marcia verso la libertà.”

Il cancelliere tedesco, Angela Merkel ha dichiarato che le dimissioni di Mubarak rappresentano una “svolta storica” e spera che l’Egitto si impegni “continuare sulla strada della pace in Medio Oriente, e che vengano rispettati gli accordi conclusi con Israele.”

Il primo ministro britannico David Cameron ha afferamato che ora l’Egitto sta vivendo un “momento davvero prezioso che può dar vita ad un governo in grado di unire il paese”.

Il primo ministro canadese Stephen Harper ha sottolineato la necessità di elezioni libere ed eque nel pieno rispetto dei diritti umani.

Israele è molto cauto sulle dimissioni di Mubarak, ed un funzionario del governo descrive il momento come “troppo importante per trarre conclusioni immediate circa i possibili sviluppi futuri.”

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