La Germania congela i fondi al WWF in seguito a violazioni di diritti umani in Congo

Il governo tedesco ha congelato i finanziamenti al WWF a seguito di una serie di indagini svolte da BuzzFeed che hanno rivelato che l’organizzazione benefica finanzia, equipaggia e lavora direttamente con milizie che hanno torturato, stuprato e ucciso persone.

Il WWF ha ripetutamente coperto le accuse di violenze e abusi. All’inizio di questo mese, BuzzFeed ha rivelato che il WWF aveva occultato, ai finanziatori tedeschi e americani del suo parco di Salonga, le prove di uno stupro di gruppo e di torture.

Inchieste sul coinvolgimento del WWF in atrocità contro popoli indigeni sono sotto esame anche negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Negli USA, i legislatori della House Commitee on Natural Resources stanno indagando per scoprire se il denaro dei contribuenti americani è andato a forze che hanno commesso violazioni dei diritti umani. Nel Regno Unito, la Charity Commission sta verificando se la sede britannica del WWF usa la dovuta diligenza per garantire di non sostenere finanziariamente la violenza.

I fondi bloccati erano destinati al Parco Nazionale di Salonga nella Repubblica Democratica del Congo, dove il WWF ha nascosto le prove di stupro di gruppo e tortura.

Un rapporto confidenziale commissionato dal WWF ha verificato che delle guardie avevano stuprato e torturato quattro donne, due delle quali incinte, e avevano legato il pene di alcuni abitanti del villaggio con lenze da pesca. I documenti visionati da BuzzFeed mostrano che il WWF aveva richiesto che le autorità tedesche trattassero tutti i dettagli dell’indagine e le loro conclusioni in “modo non pubblico”.

Survival International sta conducendo campagne sin dagli anni ’90 contro le atrocità commesse da guardaparco finanziati e supportati dal WWF.

“Speriamo che la decisione della Germania segni l’inizio di un vero cambiamento sul campo. Per decenni, i governi hanno sovvenzionato ben documentati furti di terra e abusi dei diritti umani da parte delle grandi ONG per la conservazione. I contribuenti non dovrebbero tollerarlo, e nemmeno la Commissione Europea, che è ancora uno dei più grandi finanziatori dell’area protetta Messok Dja, in Congo, che sta derubando i Baka della loro terra adesso” ha commentato Stephen Corry, Direttore Generale di Survival International.

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