Sigarette, lobby del tabacco contro l’Oms: no a misure su ingredienti pericolosi

L’Associazione internazionale dei produttori di tabacco punta il dito contro le conseguenze giudicate “disastrose” che le ultime raccomandazioni della convenzione-quadro per la lotta anti-tabacco dell’Organizzazione mondiale della sanita’ potrebbero avere su milioni di produttori in tutto il mondo. Se le misure, che tra l’altro vietano gli ingredienti utilizzati nella fabbricazione di prodotti di tabacco, dovessero essere applicate, secondo l’Associazione, si eliminerebbero virtualmente le sigarette tradizionali, composte da un mix di tabacco, e che rappresentano circa la meta’ del mercato mondiale. E l’impatto sui produttori che forniscono le varieta’ di tabacco utilizzate in questi prodotti, avverte l’Associazione, sarebbe drammatico.
“Queste raccomandazioni sono state fatte da burocrati, di paesi ricchi, che non conoscono nulla della cultura del tabacco e potrebbero annullare il guadagno di milioni di produttori di tabacco nel mondo”, ha dichiarato il direttore generale dell’Associazione, Antonio Abrunhosa, che ha aggiunto: “Per ragioni inspiegabili, i produttori di tabacco, che sono i primi a essere colpiti da queste direttive, sono ufficialmente esclusi da ogni discussione. Persino i ministri dell’Agricoltura o dell’Economia non sembrano consapevoli dei dibattiti intorno alla convenzione. Pare che nessuna forma di rappresentanza equilibrata sia stata prevista”.
Numerosi paesi, tra cui alcuni dei piu’ poveri, come Malawi, Zimbawe e Tanzania, ribadisce l’Associazione, hanno quindi di fronte la prospettiva di vedere milioni di posti di lavoro sparire e le loro esportazioni di tabacco declinare sensibilmente. La cultura del tabacco, si sottolinea, e’ infatti cruciale per l’economia di questi paesi e rappresenta una delle rare attivita’ agricole ad essere sopravvissuta alla recente crisi mondiale.
Cultura ed economie che, rimarca l’Associazione, sono messe a rischio dalle raccomandazioni proposte dai “burocrati di Ginevra, senza apportare peraltro benefici evidenti”.
“Queste direttive – ha spiegato il presidente dell’Associazione, Roger Quarles – sono semplicemente inaccettabili sotto tutti i punti di vista. Mi auguro che qualcuno spieghi come il fatto di vietare certi prodotti di tabacco, tollerandone al tempo stesso certi altri, possa avere un effetto benefico sulla salute. Sara’ un vero disastro per i produttori che coltivano le foglie che servono per i prodotti tradizionalmente costituiti da mix di tabacco”.
Ma i produttori di tabacco non sarebbero i soli a vedere minacciati i loro mezzi di sussistenza: in certe parti del mondo, infatti, intere comunita’ dipendono dal settore del tabacco. Per questo, l’Associazione, che rappresenta piu’ di trenta milioni di produttori in Africa, Asia, Europa e America, fa appello ai governi del mondo intero, “affinche’ sostengano i produttori adottando una linea di condotta fondata sul buon senso e rigettando queste direttive irrazionali e potenzialmente devastanti per l’economia”.

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