Federalismo fiscale. Le province potranno aumentare l’addizionale sul premio Rc auto del 3,5 %. E a pagarne gli effetti saranno sempre i cittadini.

Dopo la possibile stangata che Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” aveva denunciato relativamente all’aumento dell’imposta di trascrizione dei pubblici registri automobilistici, ai più nota come passaggio di proprietà, un’altra nota dolente per i cittadini potrà derivare dalla piena attuazione del federalismo fiscale.
Il decreto di fine marzo sul federalismo regionale e provinciale concede, infatti, alle province la possibilità di aumentare di ben il 3,5% l’addizionale sull’R.C. Auto, che oggi è già pari al 12,5%.
Considerato lo stato non esaltante dei bilanci degli enti provinciali, la facoltà di variare al rialzo l’addizionale, costituirà una non remota opportunità d’ulteriore incasso per tali enti anche per la percezione degli effetti che un’imposta indiretta di tal tipo potrà avere tra i cittadini che inevitabilmente addebiteranno gli aumenti agli ormai consueti rincari delle polizze automobilistiche.
Un’altra brutta tegola, quindi, per i cittadini, che già avevano assistito, secondo l’ISVAP, l’istituto di vigilanza del mercato assicurativo, ad una variazione media dei premi assicurativi pari al 6,6% rispetto l’anno precedente ed addirittura doppia in relazione agli altri Paesi dell’UE.

Giovanni D’AGATA

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