Frustata all’economia o ai contribuenti?

Gentile Direttore,
oggi tutti i giornali riportano titoloni del tipo: varato il pacchetto sviluppo; Tremonti presenta il rilancio dell’economia, e cose del genere.
Il povero cittadino, sia esso piccolo imprenditore o semplice operaio o impiegato, spera leggendo i dettagli dell’operazione di trovare qualche provvedimento a suo favore. Ma, purtroppo si tratta di aria fritta, ancora una volta quisquiglie inutili al popolo. Tremonti come Berlusconi? Promesse disattese? Progetti finti? Balle? Di che cosa stiamo parlando? E sia chiaro, io non ho mai votato in vita mia per i partiti attualmente all’opposizione, ma amo così tanto la chiarezza a costo di mettermi contro anche il mondo intero. Invito i lettori ad esaminare punto dopo punto la tanto sbandierata frustata all’economia. Ma che frustata? Questa è una frustata alla nostra dignità di contribuenti. Bonus per assunzioni al sud; qualche borsa di studio; semplificazione per noleggiare i super yacht…; permessi più facili per costruire; affidamenti lavori pubblici senza gara fino a un milione di euro. Ma che roba è questo pacchetto? Ministro Tremonti lei crede di risanare l’economia così? Scrutando queste misere e amare notizie io vorrei essere d’Annunzio per replicare la sua storica mossa: alzarmi dal mio scranno per sedermi nei banchi della sinistra ! Maledizione signor Ministro, le piccole imprese sono alla canna del gas; gli anziani idem; le giovani coppie anche; gli operai non possono mettere al mondo figli per mancanza di potere d’acquisto; le aliquote delle imposte promesse sono rimaste come negli anni 90; l’IRAP è pressochè invariata…quella che voi giustamente chiamavate “imposta rapina”. Anzichè risolvere i veri problemi, voi nominate sciami di nuovi sottosegretari ! Non dovrei essere io signor Ministro, dal modesto occhio della mia bottega, a svegliarvi con due ceffoni. Dovreste capirlo da soli che un’operazione vuota come questa potrebbe farvi perdere le elezioni amministrative. Ricordatevi che 12 milioni di italiani stanno per andare alle urne. Giù dalle brande!
Marco Chierici

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