Immigrati. Cnel: ne arriveranno 2 mln all’anno

Da oggi e fino al 2050 si stima che in Europa migreranno ogni anno 1,5-2 milioni di persone provenienti dall’Africa. Ma, secondo il responsabile del comitato Immigrazione del Cnel, Giulio Alessandrini, questa prospettiva ‘non ci deve allarmare, e’ importante mettere in campo politiche che qualifichino la migrazione, che non siano frutto di improvvisazione e che siano innestate dentro la politica estera’.
In occasione della presentazione della ricerca ‘Flussi di popolazione, strutture socio-economiche, prospettive migratorie dell’area euro-africana’ oggi al Cnel, Alessandrini ha osservato che il fenomeno migratorio che ha interessato l’Italia in questi ultimi mesi ha una dimensione europea, anche se ‘l’Ue non ha dato un bello spettacolo. E’ urgente una visione piu’ strategica e complessiva del fenomeno’ a livello comunitario.
Secondo la ricerca, da oggi e fino al 2050 la popolazione europea continuera’ a diminuire (passando da 733 a 691 milioni di abitanti) e quella del Nord Africa e dell’Africa subsahariana, nonostante le migrazioni correnti, continuera’ ad aumentare (da 213 a 321 milioni nel primo caso, da 863 milioni a 1,7 miliardi nel secondo). In Africa, la popolazione in eta’ lavorativa aumentera’ di 725 milioni fino al 2050, mentre in Europa diminuira’ di 103 milioni di unita’: all’Africa servirebbero 508 milioni di posti di lavoro in piu’ entro quella data.
‘Le migrazioni internazionali – si legge nella ricerca – pur necessarie e convenienti, non sono in grado di risolvere i problemi e le miserie della regione euro-africana. Ma nel breve-medio periodo bisognera’ trovare strumenti specifici di governo: a livello nazionale si dovra’ tornare ad avere un vice presidente del Consiglio con delega alle migrazioni; a livello comunitario e nazionale di dovra’ pensare a migrazioni temporanee e rotatorie per superare l’asimmetria tra Europa (a cui servono milioni di immigrati) e Africa (a cui servono miliardi di emigrati). Infine sara’ fondamentale potenziare e favorire lo sviluppo dell’Unione euro-mediterranea’.

fonte aduc

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