PROCESSO MORI, ALFANO, (IDV): ROS NON OPERETTA, MA TRAGEDIA

Con piacere ho appreso oggi in aula che per il generale Mori, accusato di favoreggiamento alla mafia, il comandante del Ros, Giampaolo Ganzer, condannato a oltre 14 anni per traffico internazionale di droga, è un ‘mito’ e che lui stesso lo suggerì alla guida del Ros. All’epoca Ganzer era già stato archiviato per il depistaggio delle indagini sull’omicidio di un giovane poliziotto a Verona. Strani miti, questi del Ros”.

Così Sonia Alfano, europarlamentare e presidente dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, ha commentato la precisazione di Mori, oggi in aula al tribunale di Palermo, che è intervenuto subito dopo il confronto tra il colonnello del Ros Giraudo e Sergio De Caprio, alias Ultimo.

“Ha ragione, il Ros non è un’operetta, come ha specificato oggi citando una mia definizione; è riuscito a farmi cambiare idea. Credo infatti che, visti i vertici di quel raggruppamento operativo speciale, non ultimo Sergio De Caprio, archiviato ma con dure censure da parte dei giudici per la scellerata mancata perquisizione del covo di Riina, siamo davanti ad una tragedia – sottolinea – altro che operetta”. “Ai valorosi magistrati Ingroia e Di Matteo ribadisco il mio incoraggiamento e la mia stima” conclude l’europarlamentare.

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