Urge la riforma della legge elettorale

Il “boom” del MOVIMENTO 5 STELLE di BEPPE GRILLO non deve assolutamente essere sottovalutato o “minimizzato” come tendono a fare molti politici della vecchia guardia, compreso il nostro Presidente della Repubblica. Sarebbe bene che costoro si astenessero da certi commenti, dettati più dall’amarezza della sconfitta e dal risentimento verso chi tenta di scalzarli dai loro ben remunerati scranni, e piuttosto accettassero di buon grado l’ingresso di questo NUOVO PARTITO nell’agone politico senza demonizzarlo, in quanto USCITO DALLE URNE e quindi ESPRESSIONE DEMOCRATICA DELLA VOLONTA’ POPOLARE. Non è questa forse la “DEMO-CRAZIA”?
Forse che il binomio B.& B. non si è retto per anni su questo assioma, ripetendo in continuazione che era stato “legittimato” a comandare dalla volontà del popolo italiano? Mentre a conti fatti non era stato votato che da un 35-38% dell’elettorato, ma grazie al “premio di maggioranza” (autovotatosi in nome della “stabilità”) si era attribuito la maggioranza dei seggi in Parlamento?
Perché piuttosto non si pensa di CAMBIARE SUBITO QUESTA VERGOGNOSA LEGGE ELETTORALE, cosa che vado ripetendo inutilmente da anni, quando tutti – anche molta stampa (di regime) – stavano zitti e non avevano il coraggio di denunciare il “PORCELLUM”, come l’aveva definita anche il suo presentatore?
Forse sarà bene che questa ondata fresca di “Grillini” si attivi politicamente al più presto per far pressione sul Parlamento, sulla Corte Costituzionale e sull’opinione pubblica in merito a questo tema fondamentale per la democrazia, quello della ABROGAZIONE DELL’ATTUALE LEGGE ELETTORALE per FARNE UNA NUOVA, PRIMA DELLE PROSSIME ELEZIONI POLITICHE, altrimenti ben pochi si recheranno alle urne o voteranno per quei partiti “di protesta” come loro usano dire. Ma anche la PROTESTA è indice di DEMOCRAZIA, di partecipazione e di voglia di cambiamento espressa col voto da tanti Cittadini che aspirano ad una Italia migliore e più giusta.
Per questo torno ad insistere su questo tema: si sveglino una buona volta il Presidente della Repubblica o la Corte Costituzionale se non la vogliono cambiare i politici: È UNA LEGGE ANTICOSTITUZIONALE e iniqua, VA ASSOLUTAMENTE CAMBIATA IN NOME DELLA DEMOCRAZIA!
Mi auguro che anche i mass-media si attivino su questo fondamentale problema che va risolto al più presto per il buon funzionamento del Parlamento, perché torni ad essere l’espressione vera della VOLONTA’ POPOLARE e non quella dei notabili dei vecchi e corrotti partiti.

Giovanni Dotti

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