Caja Sonora, pentiti ma non rassegnati… Il concerto al Bellavista di Pescara

I “brutti ceffi” della Caja Sonora, hanno ancora la grinta di qualche hanno fa, di quando erano agli inizi. Per un po si erano perduti dietro un manager di Madrid e tra mille ritardi e promesse mai mantenute, erano intenti ad inseguire il successo, tanto che per qualche tempo avevano anche cambiato nome… Sei brutti”ceffi”  che oggi, però, si sono ravveduti (o meglio, pentiti) e così si è riaccesa la “luce” della passione. I ragazzi sono molto amalgamati, e sono stati capaci di dar vita ad una “magia”‘, creando un sound azzeccatissimo.
In questo articolo non scriverò la recensione dell’album “Del Derecho Del Revès”, che nei prossimi giorni sarà disponibile anche su ITunes, ma, come si legge nel titolo, della serata al Bellavista il 22 luglio.

Che bello, vedere che i ragazzi non hanno più nulla da dimostrare, sono tornati a suonare e cantare più per se stessi che per gli altri… E trovo che sia straordinaria questa consapevolezza, che “respira” solo nell’anima dei veri artisti e che permette alla musica di penetrare nella pelle e ancora oltre, dell’ascoltatore. Giocosi, divertiti, divertenti, sciolti, per nulla costruiti, mossi da sincera passione anche se qualche nota non è stata presa… ma va bene così, la più grande “stonatura” è la ricerca della perfezione a tutti i costi…

Una grande serata, un concerto capace di emozionare… Quando la vita incontra le storie e le storie si lasciano raccontare da testi e musica, fondendosi quasi misticamente… I Caja Sonora, continuo a ripetere che danno il meglio di se stessi dal vivo, perchè sono il vento che scuote le fronde, sono il ruscello che dalla montagna incontra il mare, sono un colore che macchia una parete, sono un respiro trattenuto a lungo che esplode in un grido liberatorio…. Sono libertà… e se il posto più morbido dove mettere il naso, non è un cuscino e non è neanche un fazzoletto, ma è nelle mutande, allora i Caja Sonora sono il gruppo che fai per voi…

Un ultimo pensiero prima di concludere… Direi che ora, proprio quando non inseguono il successo, è il tempo giusto affinché il successo arrivi.

L’ALCHIMISTA NON percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille). La sua forza sono iscrizioni e contributi donati da chi ci ritiene utile.