Spagna, Italia, Grecia, che fine faremo in una società dove anche l’ultimo degli stronzi è corruttibile e corroto?

MondoRaro torna su suoi passi… ma a chi la diamo a bere. Siamo sempre stati un BlogZine di frontiera e di lotta. La nuova veste che Fidel Ricardo Barrioso ha voluto per MondoRaro ci piace, però non siamo riusciti a non parlare di cronaca. Lo stesso Fidel non ha esitato un solo istante a schierarsi con gli indignados, non ha esitato a schierarsi con il suo popolo.

Qualche anno fa scrivevo:

L’Italia è oramai un paese nel quale ci sono solo privilegi da difendere… le persone contano poco… e allora, credo, che l’unico riscatto possa avvenire nell’ambito della rinuncia all’ascesa in questo tipo di società, un distacco onesto e profondo che porta alla salvezza. Un NO deciso e forte al sistema per renderlo più vulnerabile e quando sarà vulnerabile, forse si potrà lavorare per modificarlo, affinché ogni essere umano non venga più “accettato” ma sinceramente rispettato. L’accettazione è troppo spesso sinonimo di “standardizzazione”, “omologazione”. Io credo in una società dove ogni persona è diversa dall’altra… dove tutte le diversità contribuiscono a renderla “cosmopolita” e dove non viene chiesto a nessuno di essere uguale al proprio “vicino”…

E’ un sistema marcio il nostro. Marcio alla base. La verità è che anche “l’ultimo stronzo” si fa corrempere se ha un minimo di “potere decisionale”. Lo dimostrano i recenti avvenimenti. Bisogna combattere ora, più di prima e sinceramente non riusciamo a chiudere gli occhi. L’arte non basta a dare bellezza a questo sporco Mondo. Ci vuole un po’ di luce in tutta questa oscurità. Credo profondamente che noi tutti siamo in grado di cambiare, anche perché se smettessi di credere e sperare, allora vuol dire che siamo alla fine. Basta con il profitto! Basta con il denaro che “guida” le nostre scelte! Basta con tutto questo consumismo portato all’eccesso. Basta! Allora ecco che noi di MondoRaro torniamo nel mezzo della “guerra” e se qualcuno pensa che questa non sia una “guerra”, allora vuol dire che è cieco! Il mio ruolo non è più quello di direttore, però nel ruolo di fondatore, mi riesce ancora più semplice “procurar battaglia”.

Ieri ho parlato con Fidel, era in lacrime al telefono. Mi raccontava di quello che sta accadendo in Spagna. Era veramente a pezzi. Abbiamo parlato a lungo. Sono così simili i nostri paesi: l’Italia e la Spagna, due meravigliose nazioni ridotte ad essere schiave, da un manipolo di corruttori, corrotti e di banche. Cosa accadrà? Temiamo una guerra civile, troppa la disparità tra il popolo e le caste. Temiamo per il futuro, troppo incerto. Temiamo per tutta l’Europa, visto anche quello che sta accadendo in Grecia. Che fine faremo?

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