L’Ilva, il Consiglio dei Ministri e il decreto “sblocca-sequestro”

Questa mattina è “work in progress” al Cdm (Consiglio dei Ministri) il decreto per consentire la ripresa della produzione all’Ilva di Taranto. Il premier Monti ha dichiarato che bisogna: “Conciliare la tutela della occupazione e dell’ambiente col rispetto della magistratura per evitare un impatto negativo sull’economia di 8 miliardi l’anno”.

Presidente Monti perché non sequestrate i conti della famiglia Riva? Con quei conti è possibile risolvere parte della problematica, senza farla necessariamente pesare sui noi semplici cittadini.

Verso le 9:00 di questa mattina a Genova: La rampa che porta all’aeroporto della città è stata momentaneamente bloccata, dal corteo dei lavoratori dell’Ilva, ai quali si sono aggiunti i lavoratori dell’Ansaldo

Verso le 9:00 a Taranto: recuperato il corpo del giovane dipendente dell’Ilva disperso a causa della tromba d’aria che ha colpito lo stabilimento mercoledì.

Verso le 9:30 a Genova: appena si è diffusa la notizia del ritrovamento del corpo dell’operaio di Taranto, il corteo si è fermato e simbolicamente ha tributato al giovane ragazzo morto un minuto di silenzio, alla fine del quale è partito un lungo applauso e hanno suonato le sirene dei mezzi pesanti.

Verso le 10:30 a Roma: nessun fulmine apocalittico si è schiantato sui palazzi del potere. E’ sempre la solita storia: i cattivi muoiono di vecchiaia con una pensione ricchissima, la gente onesta, muore per malattia o sul lavoro!

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