Immigrazione. Nebraska, l’Aclu in campo contro le leggi all’italiana

Dopo l’Arizona, il Nebraska al centro del dibattito sull’immigrazione illegale negli Stati Uniti. Per precisione una piccola cittadina dello stato del Mid West, Fremont in tutto 25mila abitanti, che ha approvato, con un referendum passato con il 57% dei voti, una legge, draconiana per gli standard americani (assolutamente normale per i bassi standard italiani i materia di diritti civili), che vieta di assumere immigrati senza i documenti in regola e di affittare loro una casa.
Una misura che potrebbe pero’ non entrare mai in vigore, scrive oggi il Christian Science Monitor, perche’ l’American Civil Liberties Union (Aclu), la maggiore associazione per le liberta’ civili, ha gia’ annunciato un ricorso contro la legge. “Questa ordinanza non solo viola la legge federale ma e’ anche assolutamente in contrasto con i principi di giustizia ed eguaglianza degli Stati Uniti” ha dichiarato il direttore dell’Aclu del Nebraska.
“Per la nostra piccola comunita’ sara’ difficile combattere con l’intera nazione, e soprattutto sara’ costoso” afferma Scott Getzschman, un consigliere comunale che si e’ opposto alla misura che e’ stata scritta anche con la consulenza di Kris Kobach, un avvocato di Kansas City che ha scritto anche la controversa legge anti-immigrazione dell’Arizona.
Il voto di ieri e’ una reazione da parte degli abitanti al fatto che negli ultimi 20 anni e’ aumentata la popolazione ispanica, con molti immigrati attirati dalla disponibilita’ di posti di lavoro dalle diverse fabbriche di carne in scatola della zona. Uno degli argomenti dei sostenitori della misura e’ quello solito dei posti di lavoro che vengono ‘rubati’ dagli immigrati illegali: ma i gruppi che si sono battuti contro il referendum hanno dimostrato che sono senza fondamento, sottolineando che il tasso di disoccupazione a Fremont e’ del 4,9% assolutamente in linea con quello del resto dello stato, e la meta’ di quello nazionale del 9.7%.
“E’ triste che la maggioranza degli elettori non hanno capito che non abbiamo un vero problema di immigrazione clandestina” ha detto Kristin Ostrom, citando i dati che parlano di una comunita’ di 2060 ispanici, tra legali e clandestini, il doppio dei 1085 del 2000, quando gia’ era stato registrato un netto aumento rispetto ai 165 del 1990.
Altre comunita’ americane, soprattutto piccoli centri, hanno cercato di far applicare misure del genere, ma sono sempre state bloccate dai ricorsi: e’ successo per Haztlen, in Pennsylvania, dove un giudice federale ha bocciato l’ordinanza che impone multe a chi affittava casa agli immigrati irregolari, ed in un sobborgo di Dallas, in Texas.

fonte aduc

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