Videogiochi online, cresce il consumo

Ha un’eta’ compresa tra i 16 e i 29 anni, e’ di sesso maschile, ‘videogioca’ prevalentemente per puro divertimento ma compra pochi titoli, perche’ non ha disponibilita’ economica o per effetto della pirateria. E’ questo il profilo dell’utente italiano di videogame tracciato da uno studio realizzato da Game Vision per conto di Interactive Software Federation of Europe (Isfe) e presentato a Cannes dall’Aesvi.
Dal rapporto ‘Videogamers in Europe 2010′ emerge che in Italia gli adulti giocano con i videogame meno rispetto alla media europea (17% contro il 25%), e questo e’ vero in particolare per le donne. Nei Paesi oggetto della ricerca i videogiochi si configurano come una forma di intrattenimento diffusa soprattutto tra i giovani (50% tra i 16 e i 29 anni).
Gli italiani figurano fra le percentuali piu’ elevate di ‘videogiocatori fedeli’ (19%), utenti che spendono il loro tempo a giocare, ma comprano pochi videogiochi. Un dato, osserva l’Aesvi, che puo’ essere il riflesso di un minor budget a disposizione per l’acquisto e dell’impatto della pirateria. Il 59% gioca poi prevalentemente per divertirsi, o per rilassarsi (53%) e passare il tempo (39%). Chi non fa uso di videogiochi dichiara che e’ per mancanza di tempo (48%) oppure perche’ convinto che sia un’attivita’ noiosa (16%).
Tra i settori emergenti spicca fra tutti quello dei giochi online e l’Italia non fa eccezione: il 76% dei ‘videogiocatori’ gioca in rete contro una media europea piu’ bassa di cinque punti percentuali (71%). Principalmente si accede a giochi gratuiti (73%), meno a giochi a pagamento (22%). Gli italiani sono tra i piu’ grandi fruitori di giochi sui social network o su siti Internet non di videogiochi.

fonte aduc

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