Messico e narcoguerra

messico flag158 agenti di polizia municipale sono stati incarcerati ieri nello Stato di Durango, nel nord del Paese, per sospetti legami col crimine organizzato. Lo fa sapere la Procura della Repubblica. L’operazione e’ stata fatta nelle localita’ di Lerdo (150mila abitanti) e Gomez Palacio (350mila), e vi hanno preso parte effettivi dell’Esercito messicano e della Polizia Federale.
A Lerdo sono state arrestate 110 persone, tra genti e personale amministrativo, mentre a Gomez Palacio sono stati arrestati gli altri 48. I direttori della Sicurezza Pubblica delle due localita’ sono tra gli arrestati. Le indagini erano cominciate la settimana scorsa,e nel frattempo le funzioni di polizia locale sono assolte da forze statali e federali.
Le indagini sono partite grazie alle dichiarazioni di alcuni delinquenti gia’ in galera, che hanno reso noti i loro legami con le autorita’ locali che davano informazioni e protezione ai criminali, collaborando anche a sequestri.
Alcuni potranno essere posti in liberta’ nelle prossime 48 ore se dimostreranno l’assenza di elgami col crimine organizzato.
Nello scorso novembre a Gomez Palacio furono sospesi 145 poliziotti. Il crimine organizzato sarebbe il cartello di narcos del Pacifico, in lotta con l’altro cartello dei Los Zetas. Tutta la zona e’ affetta dalla violenza dei narcos per il controllo del territorio tra il cartello di Sinaloa (Pacifico) e Los Zetas.

Il nuovo governo messicano ha emanato la controversa legge con cui le autorià locali intendono assicurare assistenza alle decine di migliaia di famiglie rimaste vittime delle violenze legate al narcotraffico negli ultimi sei anni.
Il presidente Enrique Pena Nieto ha spiegato che la Legge Generale delle Vittime intende ‘obbligare’ le autorità ad assistere le vittime delle violenze, stabilendo tra l’altro un fondo per possibili risarcimenti.
“Oggi il Messico è un paese ferito dal crimine. Con questa legge, lo stato messicano intede ridare speranza e conforto alle vittime. La legge rappresenta solo l’inizio di un sistema di protezione più generale”, ha commentato Pena Nieto.
Circa 70.000 persone sono morte e altre 25.000 sono scomparse in sei anni di violenze legate al narcotraffico in Messico.

fonte aduc

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