Proteste in Europa: Lisbona, Bruxelles e Slovenia

EuropaMigliaia d’insegnanti hanno partecipato alle proteste a Lisbona contro la riforma del sistema educativo che prevede i tagli delle spese nel settore.

I rappresentanti dei sindacati degli insegnanti affermano che la riforma aumenterà il carico lavorativo e non creerà le condizioni di crescita e carriera.

Il 9 gennaio il Fondo Monetario Internazionale ha pubblicato il rapporto, nel quale si afferma che per superare la crisi economica, il Portogallo deve licenziare il 20% degli impiegati nel settore pubblico, tagliare le pensioni del 10% e ridurre le spese nei settori educativo e sanitario.

A Bruxelles circa 200 lavoratori della affiliata di Liegi della più grande compagnia siderurgica al mondo, ArcelorMittal, hanno tentato di entrare nella sede del Primo ministro belga Elio Di Rupo.

I metallurgici sono scontenti della decisione della ArcelorMittal di chiudere una parte delle capacità produttive e quindi di 1300 lavoratori potenzialmente licenziabili.

I mezzi di informazione locali comunicano che decine di migliaia di impiegati pubblici hanno scioperato in massa mercoledì in Slovenia, per chiedere le dimissioni dell’attuale gabinetto dei ministri con a capo Janez Janša, che aveva annunciato tagli del 5% nel settore statale.

Secondo i dati riportati alla manifestazione hanno partecipato 100 mila immpiegati statali, di cui 15 mila solo nella capitale.

Fonte: rus.ruvr.ru

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