Marea Nera: continuano i danni sulle popolazioni del Golfo del Messico

Le popolazioni del Golfo del Messico presentano già dei disordini da stress post traumatico. Non bastavano le pesanti conseguenze ambientali, economiche e sociali per i cittadini del Golfo del Messico, ora a infastidire la popolazione già duramente colpita, ci si mettono i danni da stress post traumatico. Si tratta di un disturbo a cui è sottoposta tutta una popolazione che vive ad esempio uno scenario di guerra, una catastrofe naturale, ecc… C’è un vero e proprio pericolo di psicosi da marea nera e così come spiega Marc Siegel: “ La gente tende a somatizzare le paure e a reagire in modo traumatico, pensa che presto si sentirà male, perderà il lavoro e che sarà costretta a cambiare vita”. Un episodio simile accadde nel 1989 in Alaska, in quel caso gli studi dimostrarono che che il 20% della popolazione delle comunità dell’Alaska interessate dal disastro, furono affette da forti stati di ansia, mentre il 9% soffriva di «Ptsd», ovvero quella che oggi è considerata la sindrome del reduce e che si manifesta con incubi, ossessioni, distacco dalla realtà e persino allucinazioni. Gli esperti temono che possa ripetersi la stessa cosa fra le popolazioni del Golfo del Messico ed in particolare in Luisiana.

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