William Friedkin

FriedkinWilliam Friedkin. Veterano della televisione in diretta negli anni ’50, Friedkin si è dedicato al documentario a metà degli anni ’60. Un’esperienza che lo ha portato all’inquietante realismo de Il braccio violento della legge (The French Connection, 1971) e alla bellezza spaventosa de L’esorcista (The Exorcist, 1973) e Il salario della paura (Sorcerer, 1977). “Quello che cerco di fare con ogni nuovo film, prima ancora di impressionare un solo fotogramma, è di immergermi completamente nell’argomento”, ha dichiarato Friedkin.
Nel 1971, il suo Il braccio violento della legge (The French Connection) è stato accolto da un consenso critico generale. Girato con uno stile più documentario che hollywoodiano, il film ha vinto cinque Oscar, inclusi quelli per il miglior film e la miglior regia.
Friedkin ha realizzato in seguito L’esorcista (The Exorcist, 1973), tratto dal best-seller di William Peter Blatty, un film che ha rivoluzionato il genere horror ed è considerato da alcuni critici il più importante horror di tutti i tempi. L’esorcista è stato nominato a 10 Oscar, inclusi quelli per il miglior film e la miglior regia. Ha vinto l’Oscar per la miglior sceneggiatura.
Il suo poliziesco d’azione Vivere e morire a Los Angeles (To Live and Die in L.A., 1985) ha vinto il premio del pubblico al Cognac Film Festival. Interpretato da William Petersen e Willem Dafoe, è stato apprezzato dalla critica ed è stato favorevolmente paragonato a Il braccio violento della legge.
Friedkin ha iniziato a dirigere opere liriche nel 1998 con un’applaudita versione del Wozzeck di Berg al Maggio Musicale fiorentino.  Ha proseguito nel 2002 con un doppio programma all’Opera di Los Angeles composto da Il castello del duca Barbablù di Bartok e Gianni Schicchi di Puccini.  Nel 2004, sempre all’Opera di Los Angeles, ha diretto Arianna a Nasso di Strauss. Altre opere includono:  2005, Sansone e Dalila di Saint-Saëns alla New Israeli Opera di Tel Aviv, e l’Aida di Verdi al Teatro Regio di Torino;  2006/07, Il castello del duca Barbablù/Gianni Schicchi alla Washington National Opera al Kennedy Center; alla Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera, nuove produzioni della Salome di Strauss e la prima mondiale di Das Gehege di Wolfgang Rihm; 2008, doppio programma di Suor Angelica/Il Tabarro all’Opera di Los Angeles.  Il 2011 ha segnato il ritorno di Friedkin al Maggio Musicale fiorentino, con The Makropulos Case di Leos Janácek.  Nel 2012 ha diretto I racconti di Hoffmann di Offenbach al Teatro di Vienna.
Negli ultimi due decenni, Friedkin è tornato alle sue radici nel dramma televisivo con la regia di La parola ai giurati (12 Angry Men) e di alcuni episodi di Csi: scena del crimine (Csi: Crime Scene Investigation). Ha inoltre diretto film d’azione come Regole d’onore (Rules of Engagement, 2000) e The Hunted – La preda (2003); Bug (2006), che ha vinto il premio Fipresci a Cannes, e il suo film più recente, Killer Joe con Matthew McConaughey ed Emile Hirsch, distribuito nel 2012.

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