Noi eravamo

Italia, tra la fine della Grande Guerra nel 1918 fino al 1933. 15 anni nella vita del paese e di tre ragazzi. Guglielmo e Luciano, uniti e divisi da una guerra cui hanno scelto di partecipare da volontari, e dall’amore per Agnese, giovanissima luminosa presenza delle loro vite, anche lei volontaria nel corpo delle amatissime crocerossine. Un intreccio di destini personali in una grande storia, uniti dal personaggio chiave e narratore della vicenda: Fiorello La Guardia, figlio di emigrati italiani, arrivato dall’America assieme a un centinaio di connazionali per combattere sui mitici aerei Caproni. Nella sua voce carismatica, nel suo fascino che sa di vecchia Europa e Nuovo Mondo, tra radici incancellabili e aspirazione al futuro, sta questa storia, che intreccia sorprendentemente eccezionali materiali dell’archivio Luce, colorizzati in modo da farne immagini di grande cinema, con scene di finzione che ci restituiscono tutta l’epica di un grande film di guerra, pace, e sentimenti.

E saranno gli occhi di Fiorello a condurci dai campi in guerra nel Veneto del 1918, al 1933 di una finestra di uno studio di New York. La città di cui La Guardia diverrà indimenticabile sindaco.

La Storia vista con gli occhi dell’emozione. Per ricordarci da dove veniamo, e che quella storia, come le immagini che la accompagnano, è ancora straordinariamente attuale, colorata e viva.

un film di

Leonardo Tiberi

una distribuzione

ISTITUTO LUCE-CINECITTÀ

con

Alessandro Tersigni, Yari Gugliucci, Davide Giordano, Beatrice Arnera,

Eliana Miglio con la partecipazione di Emanuela Grimalda e con Roberto Citran

una produzione

Baires Produzioni e Istituto Luce Cinecittà

in associazione con Gruppo Banco Desio – ai sensi delle norme sul Tax Credit

con il contributo della Regione del Veneto

con il Patrocinio del Ministero della Difesa

in collaborazione con

Aeronautica Militare

il Corpo Militare Volontario della Cri Ausiliario delle Forze Armate

il Corpo delle Infermiere Volontarie della Cri Ausiliario delle Forze Armate

Film riconosciuto di Interesse Culturale Nazionale dalla DG Cinema – MIBACT

Opera realizzata con il sostegno della Regione Lazio- Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo

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