Caso Ruby-Berlusconi: Il PM la inviò in comunità

Quando Ruby la giovane marocchina minorenne che avrebbe raccontato dei festini trasgressivi presso la villa di Arcore, fu fermata e condotta in Questura a Milano, era di servizio il PM Annamaria Fiorillo, la quale dispose per la ragazza il trasferimento in una comunità d’accoglienza in attesa dell’eventuale decisione del Tribubale per i minorenni. Ma poi inspiegabilmente la ragazzina fu immediatamente affidata a Nicole Minetti, amica del Premier e Consigliere Comunale a Milano. L’affidamento è ascritto negli atti redatti nella stessa notte del fermo, dall’Ufficio Prevenzione Generale che dispose seduta stante per affidarla alla Minetti. Berlusconi si è dichiarato schifato da tutta la vicenda anche se in questi giorni sono in molti che leggono dietro a questa storia un vero e proprio ‘abuso di potere’ da parte sua. Il Premier ha dichiarato: “Ho semplicemente segnalato che c’era una persona che si proponeva per l’affidamento”. Intanto il Presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, invoca le sue dimissioni e torna a parlare di leggi ad personam da parte del Presidente del Consiglio, ma la replica di Berlusconi non si è fatta attendere: “Gianfranco Fini vuole le mie dimissioni? Si assuma le sue responsabilità davanti agli elettori e stacchi la spina al governo”.

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