Anonymous, l’attacco informatico ai siti dell’ISIS

Anonymous, attacco informatico ai siti dell'ISISOffensiva su larga scala del gruppo di hacker informatici che hanno annunciato di avere bloccato centinaia di siti web e contatti social dei jihadisti.

“Sarete trattati come un virus e noi saremo la cura”. Con queste parole molti profili social e siti web riconducibili alla galassia jihadista sono stati attaccati nella giornata di sabato dal gruppo di attivisti hacker autodefinito Anonymous. Con un video diffuso sul web dalla stessa organizzazione, viene rivendicata la paternità degli attacchi informatici a danno dell’ISIS e descritto l’ambito d’azione: “L’operazione continua – si può ascoltare nel video di tre minuti caricato domenica sulla popolare piattaforma video Youtube – siamo musulmani, cristiani, ebrei, attivisti, agenti governativi, spie…siamo studenti, lavoratori, amministratori, disoccupati”. Aldilà dell’apparente retorica di questi annunci, ciò che ha catturato l’attenzione degli esperti è stata proprio la definizione di “operazione” che starebbe continuando. Già all’indomani degli attentati di Parigi, la rete di web attivisti aveva infatti reso pubblici una serie di siti ed account social di jihadisti, reclutatori e simpatizzanti del califfato islamico, accompagnando la lista pubblicata con un laconico “fatene ciò che volete”.

L’operazione di gennaio, definita con l’hastag #OpCharlieEbdo, sembrerebbe dunque essere stata rilanciata in queste ore con un cambio di strategia: dalla pure a semplice indicazione dei siti riconducibili ai terroristi, si è passati adesso ad una fase di offensiva diretta, con il blocco e la cancellazione di interi siti e profili social in quella che Anonymous ha definito “operazione ISIS”. Teoria questa di cui si dicono convinti gli esperti e che in qualche modo pare confermata da uno degli annunci lanciati nel messaggio video dal gruppo hacker: “ISIS, vi daremo la caccia, spegneremo i vostri siti, account ed email e riveleremo chi siete. D’ora in poi non ci saranno luoghi sicuri per voi online”.

Fonte: rus.ruvr.ru

L’ALCHIMISTA NON percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille). La sua forza sono iscrizioni e contributi donati da chi ci ritiene utile.