Tossicodipendente in cura muore in carcere

“Un detenuto e’ morto a causa di un improvviso attacco di cuore, all’interno della cella che divideva con il fratello nel carcere di Frosinone”. La notizia di questo nuovo decesso in un carcere e’ stata diffusa dal Garante dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni, in una nota in cui si precisa che si tratta del 77esimo decesso dall’inizio dell’anno.

“L’uomo, Fabrizio S., 32 anni – prosegue la nota – e’ morto ieri sera. A dare l’allarme lo stesso fratello che, mentre preparava la cena per entrambi, si e’ reso conto della morte di Fabrizio. Inutili tutti i tentativi di soccorso. Secondo i collaboratori del Garante, la vittima era tossicodipendente che era arrivato ad assumeva 60 cc. di metadone al giorno. La morte di Fabrizio e’ arrivata all’interno di un carcere sovraffollato dove, a fronte di una capienza regolamentare di 325 posti, i ristretti superano abbondantemente le cinquecento unita’”.

“La morte di Fabrizio sara’ catalogata dalle statistiche come un decesso per cause naturali, ma si tratta pur sempre di una morte di carcere – ha detto Marroni – Dobbiamo chiederci se per una persona in quelle condizioni di salute, certificate dalla quantita’ di metadone che assumeva ogni giorno, il carcere fosse la soluzione migliore o se, invece, non dovesse essere ricoverato in una comunita’ o in una struttura piu’ adeguata”.

fonte aduc

L’ALCHIMISTA NON percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille). La sua forza sono iscrizioni e contributi donati da chi ci ritiene utile.