Idealisti al tempo della Guerra in Ucraina. Il “segaiolo intellettuale” compiaciuto

Quanto è comodo al caldo delle proprie case o uffici di giornale, scrivere articoli contro Volodymyr Zelens’kyj ? Facilissimo essere degli idealisti, quando a morire sono gli altri. Facilissimo dare consigli quando non si è perduto nulla e non si sta fuggendo dal proprio paese sotto il vile attacco di una Guerra.
Forse non è chiaro che chi ci trascina in Guerra non è Volodymyr Zelens’kyj ma un altro uomo Vladimir Putin, con i suoi accoliti. Forse non è chiaro che un popolo ha il diritto di difendersi e combattere per la libertà, un concetto poco compreso da troppi nella nostra società. LIBERTA’. Gli uomini e le donne, nel corso della storia hanno sacrificato tutto, fino alla vita per difendere la libertà. Non la libertà di sparare cazzate, di pensare al proprio orticello, di leccare il culo al potente di turno, di fare affari poco etici con nazioni che violano costantemente i diritti umani e di fare gli “intellettuali segaioli” che si masturbano e compiacciono delle proprie idee “liquide”…
IO STO CON L’UCRINA. CREDO NELLA PACE, MA CREDO ANCHE CHE SE VOGLIONO AMMAZZARMI ED ANNIENTARMI, MI DIFENDERO’ IN TUTTI I MODI POSSIBILI.
Non c’è una sola CAZZO di ragione che giustifichi la Guerra, ma ci sono molte ragioni che giustificano il diritto a difendersi in nome della LIBERTA’.
Come fermi chi uccide bambini, anziani e donne? Come fermi un bombardamento? Cosa fai quando la tua casa è sventatrata da una bomba? Cosa fai quando ti sparano addosso? Cosa fai quando sei l’unico sopravvisuto e hai visto morire la tua famiglia? Cosa fai quando sei in un paese lontano?
Non ho una risposta, perché non ho mai vissuto una Guerra. Non so cosa sia una Guerra. Ho visto le Guerre in tv, ma mai vissute. Non lo so cosa è una Guerra e non lo sapete neanche voi che giocate a fare “gli strateghi ed i tuttologi”. Non sapete un cazzo, esattamente come me. Una cosa però la so. Una sola. Spero di non dovermi trovare nella stessa condizione del popolo Ucraino, perché mi sentirei perduto, umiliato, esiliato, confuso, ferito.
IO STO CON L’UCRAINA

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