Prima Luz – Prima Luz

PRIMA LUZ è il cd di esordio dell’omonimo duo composto da Antonio Vivenzio (pianoforte) e Alberto Pederneschi (batteria). Il Cd si caratterizza per una costante attenzione alla creatività sonora e timbrica e per la assoluta libertà di improvvisazione sul materiale tematico e armonico. Il pianismo di Vivenzio segue le orme di Bill Evans e si mantiene sempre ben ancorato a una melodia cantabile e ad un suono avvolgente e caldo. Il drumming di Pederneschi persegue una musicalità che ha come fonti di ispirazione Paul Motian e Joey Baron. Il disco è un viaggio attraverso un universo sonoro immediato e originale, una musica capace di rasserenare e di incantare con magia; la rappresentazione di un luogo dove ripararsi dalle intemperie attraverso un’intensità e una leggerezza che va dritta al cuore e all’anima. Le otto composizioni, tutte firmate dal duo, sono piccoli racconti che trasportano l’ascoltatore in paesaggi ben caratterizzati e lo guidano in una sorta di narrazione. L’ascoltatore si ritrova immerso in molteplici ambientazioni, a volte ordinate e luminose, a volte intime o spigolose, senza però mai perdere di spontaneità. Apre il disco il tema suggestivo di Stazione, che introduce l’ascoltatore al clima etereo e luminoso che segna la musica di Prima Luz. Il delicato groove cadenzato in 5/4 de L’Ultimo Ballo racconta una storia più malinconica, dal sapore d’oltreoceano. Al centro del lavoro troviamo Ombre Sospese, uno dei brani dove la libera improvvisazione prende il sopravvento sulla forma. Il suono è l’elemento che guida i due musicisti in questa ricerca quasi mistica. Così avviene anche nel delicatissimo In Viaggio part I e nell’ipnotico part II, dove la batteria di Pederneschi si contrappone alla calma della narrazione con un crescendo energetico che esprime la vitalità e le imprevedibili dinamiche di un viaggio. ANTONIO VIVENZIO – Diplomato con il massimo dei voti al Conservatorio G. Verdi di Milano e con lode ai Civici Corsi di Jazz. Ha studiato con i maestri Paolo Birro, Greg Burk, Antonio Zambrini e Franco D’Andrea. Pianista stabile della big band Monday Orchestra, ha collaborato inoltre con l’orchestra Civica Jazz Band di Enrico Intra. Fa parte di alcuni progetti originali tra cui Marcella Malacrida 5et, The Guilty Lab, Andrea Andreoli 5et, con i quali ha inciso diversi album. Leader di un proprio trio pubblica nel 2016 Canyon, il suo primo disco con composizioni originali. Nel 2013 vince il primo premio al concorso al concorso Chicco Bettinardi per Nuovi Talenti del Jazz Italiano. Ha partecipato a numerose rassegne e festival e suonato con musicisti del calibro di Randy Brecker, Dick Oatts, Fabrizio Bosso, Enrico Rava, Sarah McKenzie, Gianluigi Trovesi, Emanuele Cisi, Tullio De Piscopo. ALBERTO PEDERNESCHI – Prevalentemente autodidatta, approfondisce lo studio dello strumento attraverso incontri didattici con Joey Baron, Giorgio Di Tullio, John Riley, Anthony Moreno. Ha studiato percussioni con Gilson Silveira. Collabora attualmente con Alberto Tacchini, (Turbogolfer), Val Bonetti e dal 2016 concepisce Microcosmo, un progetto in solo per batteria preparata e laptop. Ha partecipato a numerosi festival, rassegne teatrali e ha collaborato, registrato con: Lucia Bosè, Roberto Dani, Giovanni Nuti, Yuri Goloubev, Thomas Schrott, Alberto N.A. Turra, Patricia Zanco, Yuriko Mikami, Felice Clemente, Simone Mauri, Luca Dell’Anna, Simone Massaron, Simone Maggio.

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