Balla (l’era degli dei) – Fabio Guglielmino

Arianna e Dioniso: due nomi legati indissolubilmente, una storia che si perde nelle pieghe del tempo e della memoria. Anche questa volta Fabio Guglielmino traspone il mito – quello della principessa di Creta, figlia di Minosse e sorella del terribile Minotauro – in canzone, come ha già fatto nell’ultimo anno con i brani del disco “Io mi chiamo Achille”.
 
Il nuovo singolo del cantautore palermitano si intitola “Balla (l’era degli dei).
 
 “La storia è quella di una ragazza sedotta e abbandonata dal grande eroe Teseo che la usa per i suoi scopi – racconta Guglielmino -. Lei infatti crede ad una promessa di matrimonio in cambio dell’aiuto per sconfiggere il minotauro e uscire illeso dal labirinto Dedalo”.
 
L’eroe lascia Arianna, ancora dormiente, su un’isola e fugge via. Al risveglio la Principessa si dispera, ma viene “salvata” dal dio Dioniso, quel dio che rappresenta i nostri istinti, il nostro lato selvaggio legato alla natura: la fa sua sposa e la fa ascendere sotto forma di costellazione. 
 
Il brano è una metafora sulle sofferenze d’amore: il testo, ispirato al mito, è un invito a non arrendersi, crescere e sperare nella rinascita. Rialzarsi infatti è sempre possibile, nonostante tutto.
 
Musicalmente il brano è un misto di arcaico e pop, che mescola suoni tipici del mondo mediterraneo, come il bouzouki e  il flauto dolce, e l’indie pop più travolgente ispirato agli anni ’80.
 
“Ho studiato volutamente una melodia che potesse ricordare tra le strofe quel mondo antico così come l’arrangiamento, molto pulito e ordinato – spiega il cantautore -. Volevo dare l’idea di un mondo lontano e ancestrale, mentre nei ritornelli si torna agli anni ’80”.
 
La canzone chiude un ciclo di produzione lungo due anni cominciato con l’EP “Kalos” e sfociato nel disco “Io mi chiamo Achille” (https://spoti.fi/353CzNe): un ampio progetto quello di Guglielmino, intitolato “Epica fa rima con pop“.
 
Attraverso il mito e con le sue composizioni l’artista mette in evidenza le nostre forze e debolezze, quelle manie che non sono poi così distanti dalle grandi storie dei miti greci, e la fragilità degli eroi del passato che diventano icone pop.
 
Nel videoclip Arianna è Monica è Monica Mazzola, Dioniso è Lorenzo Guccione, le riprese e il montaggio sono curati da Gianluca Millunzi. Il soggetto è di Fabio Guglielmino. Nel brano scritto, prodotto e cantato da Fabio Guglielmino, i suoni di bouzuki e flauto dolce sono di Gabriele Bazza, i synth di Fabrizio Averna e Fabio Guglielmino, il basso di Salvatore Mastropaolo. Registrato da Marco Guglielmino e mixato da Teo Colomberotto.

Fabio Guglielmino è un cantautore palermitano, premiato nel 2019 come Tessera preziosa del mosaico di Palermo e nel 2016 con il riconoscimento “Lia Pipitone” per aver scritto il brano dedicato all’omonima vittima di mafia.

 
Negli ultimi anni ha scritto tre album: “Brücke 10”, “Il Ragazzo di Capo Gallo” e “Kalos”, che si possono ascoltare nel suo canale Spotify (https://spoti.fi/2IWs58d) e in tutti i principali digital stores.
 
È stato protagonista del Festival delle Culture di Stoccarda nel 2017 e 2018, e testimonial per l’evento uhhhilft (university help refugees) presso l’università di Amburgo.  Lo scorso anno il suo tour lo ha portato ancora in Germania dove ha concluso in settembre con l’esibizione presso il St. Georg Kultur Laden di Amburgo.
L’ALCHIMISTA NON percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille). La sua forza sono iscrizioni e contributi donati da chi ci ritiene utile.