Claudio Melchior – Io Sono Un Gatto

“Io sono un gatto” è un album dai colori intensi, composto e prodotto in mezzo alle tempeste che hanno caratterizzato gli ultimi anni della nostra vita, di cui porta chiaramente le tracce, sotto forma di ferite da curare a volte urlando alla luna, a volte con una sana dose di ironia. È un album da cantautore, quel tipo di cantautore che non butta giù accordi alla chitarra ma si diverte ad affogare dentro i suoni dei synth e i ritmi che fanno venire voglia di ballare.

“Io sono un gatto” è il secondo album di Claudio Melchior. Rispetto a “Ho molti follower” (New Model Label, 2019) è un lavoro più maturo e organico, dove il tappeto di synth (sempre rigorosamente analogici, nessun virtual instrument è stato maltrattato per la realizzazione dell’album) lascia via via spazio a strumenti suonati dal vivo, come gli archi di Lucia Violetta Gasti, i fiati di Mirko Cisilino, le chitarre di Luca Franzolini e Michele Pirona (autore quest’ultimo anche dell’arrangiamento acustico della bonus track finale) fino all’ instancabile motore di tutti i pezzi, le batterie e le percussioni di Matteo Dainese.

Un piccolo delirio saltellante di pop elettronico che però inizia a strizzare l’occhio anche alle sonorità acustiche e le inserisce in un tessuto di suoni sempre più vario, compiuto e ricco di colori. Un intimismo urlato che si fa domande e parla della vita, facendo comunque venire voglia di ballare.

Si passa dal cantautorato ironico di “Fuga” alle atmosfere livide e notturne di “Schivare la pioggia”; dalla poetica lode alla luna contenuta in “Ogni notte” al pop spensierato di “Sciacquettati”, passando per il piccolo delirio di onnipotenza di “Dante pop”, dove il cantautore, indossati i panni del sommo poeta, si diverte a tirare schiaffi al mondo (cosa che il mondo spesso si merita) a forza di rime che giocano a fare l’occhiolino al mondo del rap. Fino alla carta d’identità in musica dell’autore, la title track dell’album, che tra i segni particolari riporta la volontà di stare al mondo come un gatto, simbolo di follia e di libertà.

Perché guardare il mondo come fanno i gatti, con la loro poetica follia, per l’autore non è altro che un inno, accorato e sentito, al bisogno di libertà.
Claudio Melchior

Titolo dell’album: “Io sono un gatto”
Durata: 26 minuti e 7 secondi

Tracks
Fuga (2.53) *, **
Schivare la pioggia (4:21) ***
Sciacquettati (3:02) ***
Ogni notte (4:08) *
Dante Pop (3:39)
Io sono un gatto (3:58)
Schivare la pioggia – acoustic version ft. Michele Pirona (4:45) ****

Credits:
“Io sono un gatto”
Testi e musica di Claudio Melchior
Registrato e mixato da Matteo Dainese aka Il Cane presso La Cuccia Studio, Udine Mastering: Marco Lega, Firenze

Collaborazioni artistiche:
Batterie e percussioni: Matteo Dainese
* In “Fuga “ e “Ogni notte”: tromba/trombone di Mirko Cisilino
** In “Fuga”: chitarre di Luca Franzolini
**
In “Schivare la pioggia” e “Sciacquettati”: violini di Lucia Violetta Gasti
**
** In “Schivare la pioggia – acoustic version”: arrangiamento acustico e chitarre di Michele Pirona Le illustrazioni e la copertina dell’album sono di Simone Paoloni.

 Link social e streaming

Sito web: https://www.claudiomelchior.it/
Youtube: https://www.youtube.com/c/ClaudioMelchiorMusicSwag
Rock.it: https://www.rockit.it/claudiomelchior
Spotify: https://spoti.fi/3WgijCn
Deezer: https://bit.ly/3fkenji
Facebook: https://www.facebook.com/claudio.melchior.music
Instagram: https://www.instagram.com/claudio_melchior_music_swag/ Schivare la pioggia (video): https://www.youtube.com/watch?v=6-8Mwm5eCjk Dante pop (video): https://youtu.be/jd6lmR1GYNE 

L’ALCHIMISTA NON percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille). La sua forza sono iscrizioni e contributi donati da chi ci ritiene utile.