A VOCE NUDA un cortometraggio diretto da Mattia Lobosco

Si è tenuta il 5 settembre, nello spazio “Italian Pavilion” al Lido di Venezia la presentazione del progetto transmediale “A Voce Nuda”, evento speciale della 80. Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il cortometraggio sarà proiettato questa sera in Sala Giardino, sarà disponibile in esclusiva dal 5 settembre su Rai Play e la versione Vr e la social story saranno invece distribuiti successivamente.

Sextortion. Sesso ed estorsione. È una storia di sextortion quella di Camilla, 17 anni, protagonista del corto “A voce nuda”. A Camilla, con l’illusione di una storia sentimentale, un ragazzo ha estorto immagini erotiche e ha poi fatto richieste di denaro per non diffondere quelle immagini.

In queste vicende, tutto comincia con qualche messaggio scambiato da persone gentili e affascinanti, che fanno complimenti, mettono like. Nel solo mese di agosto 2023 la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha raccolto oltre 200 segnalazioni per questo reato. Vittime, soprattutto giovani tra i 15 e i 17 anni.

“A voce nuda” è un cortometraggio con Ginevra Francesconi, Luigi Fedele e Julia Magrone, e con Andrea Delogu e Mr Rain, super ospite in Sala Giardino. È un progetto sociale con uno scopo formativo e divulgativo, ideato dalla produttrice Manuela Cacciamani, per raccontare le minacce e le opportunità del digitale agli adolescenti e alle loro famiglie.

La Polizia di Stato ha collaborato, con la Polizia Postale, alla realizzazione del cortometraggio e mette a disposizione di tutte le vittime un vademecum che spiega come comportarsi. Per non soccombere alla vergogna e affidarsi alle istituzioni.

Il regista è Mattia Lobosco, anche sceneggiatore con Niccolò Bottero. “A voce nuda” ha vinto la quinta edizione del Contest “La realtà che NON esiste”, lanciato nel 2019 dalla produttrice Manuela Cacciamani e realizzato da One More Pictures in collaborazione con Rai Cinema. Il Contest è un’iniziativa di Digital education e promuove le nuove forme di storytelling digitale in formato transmediale. Quest’anno si parla di sextortion, estorsione e ricatto a sfondo sessuale, nelle edizioni precedenti sono stati affrontati i temi degli hikikomori (i ragazzi che si chiudono nelle loro camerette), del revenge porn (filmati a sfondo sessuale diffusi per vendetta), delle challenge estreme (sfide pericolose) e del grooming online (adescamento di minori a scopo sessuale attraverso il web).

“Quello dell’audiovisivo è il linguaggio della quotidianità e gli strumenti digitali sono la lente attraverso cui osservano e scoprono il mondo. Eppure spesso i più giovani ne ignorano i rischi. Un plauso all’iniziativa “La realtà che NON esiste”, che promuove l’uso consapevole della tecnologia avvicinando le nuove generazioni a temi delicati quanto attuali” afferma il Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni. “Il cinema inteso come chiave per formare i ragazzi stimolandone senso critico e consapevolezze – aggiunge la Senatrice – è proprio al centro del progetto Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, impegno del Governo e del Ministero per coniugare cultura ed educazione. In apertura della Mostra del Cinema di Venezia abbiamo lanciato la quarta edizione con nuovi bandi in uscita nelle prossime settimane”.

Spiega Manuela Cacciamani, ideatrice della “realtà che NON esiste”: “È un’occasione importante per i ragazzi affinchè siano adeguatamente informati sulle minacce e sulle opportunità del digitale. Perché è proprio con le opportunità che ci si può difendere adeguatamente dalle minacce. Lo insegna il lavoro quotidiano della Polizia Postale, che da quest’anno siamo onorati di avere in giuria, rappresentati dal Direttore, dottor Ivano Gabrielli. Questo progetto rappresenta, inoltre, una nuova possibilità per i giovani filmmaker under 35 per confrontarsi con il processo produttivo pensato e declinato in modo innovativo. Il sextortion è un tema che i ragazzi devono conoscere, per potersi tutelare adeguatamente. Il riscontro avuto sui social network con i contenuti delle precedenti edizioni ci incoraggia a continuare: abbiamo raggiunto oltre 20 milioni di persone sui canali social e sono state registrate più di un milione di interazioni con 15,5 milioni di visualizzazioni dei contenuti video pubblicati”.

Dichiara Paolo Del Brocco, Amministratore delegato di Rai Cinema: “Negli anni, la collaborazione con One More Pictures legata al Contest ‘La realtà che NON esiste’, ha portato alla creazione di un progetto culturale ed editoriale, che ci permette, grazie ad uno storytelling innovativo, di catturare l’attenzione dei giovani su tematiche sociali legate all’attualità, attraverso il cinema. La realizzazione di questi cortometraggi è anche l’occasione per Rai Cinema di affiancare registi emergenti, sostenendoli nel loro debutto cinematografico. Ognuno di questi progetti rappresenta per noi una nuova sfida, che si muove in quei territori dell’innovazione e della sperimentazione, che percorriamo già da molti anni con buoni risultati. Un coinvolgimento di pubblico sempre più ampio e diversificato e la diffusione di temi sociali complessi: due elementi che ci stanno a cuore da sempre e rientrano appieno nel nostro ruolo di servizio pubblico”.

“Il Contest è nato dalla volontà di mettere in sinergia creatività, tecnologia e impegno sociale, adottando un approccio transmediale e multipiattaforma – sostiene Carlo Rodomonti, Responsabile del Marketing strategico e Digital di Rai Cinema – Nel nostro impegno a supportare e promuovere tematiche sociali rilevanti, siamo fieri di offrire uno spazio di espressione ai giovani autori, supportarli all’interno di un processo produttivo articolato in cui il marketing è presente in modo integrato dallo sviluppo fino al lancio”.

“Il reato è molto difficile da denunciare – spiega Barbara Strappato, Polizia di Stato – perché coinvolge la sfera più intima delle persone. I minori che hanno compiuto 14 anni possono presentare denuncia anche da soli. Le vittime di questo reato devono vincere la vergogna e la paura, con la denuncia potranno essere immediatamente intraprese tutte le iniziative necessarie a contenere i danni subiti dalle vittime e a consegnare i responsabili alla giustizia”

“Portata per sua natura a investire nelle tecnologie più innovative – commenta Anna Lisa Trulli, Mexedia Benefit Unit Officer, fra gli sponsor dell’iniziativa – Mexedia vuole farsi interprete di un messaggio più ampio: la tecnologia rappresenta un’opportunità per migliorare la qualità della vita delle persone, ma va usata in modo consapevole. È quindi fondamentale conoscerne rischi e minacce per tutelare gli individui, giovani e meno giovani, e fare in modo che l’innovazione abbia un impatto esclusivamente positivo sulla società”

Il cortometraggio è disponibile in esclusiva dal 5 settembre su Rai Play.

Sponsor dell’iniziativa le aziende Mexedia e Cotril.

IL PROGETTO:
A VOCE NUDA è realizzato in formato transmediale con distribuzione multipiattaforma:
1. Il cortometraggio lineare diretto da Mattia Lobosco e presentato in anteprima come Evento speciale alla 80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, sarà disponibile su RaiPlay in contemporanea all’anteprima.
2. Il cortometraggio in Virtual Reality 360° 3D sarà pubblicato sulla App Rai Cinema Channel VR, disponibile su App Store, Play Store e Oculus (prossimamente)
3. La Social Story di approfondimento distribuita sui social network successivamente al lancio del progetto lineare (prossimamente)
La sceneggiatura del corto, scritta da Mattia Lobosco e Niccolò Bottero, ha vinto la quinta edizione del contest “La realtà che NON esiste”.

IL CONTEST “LA REALTA’ CHE NON ESISTE”
A Voce Nuda è il progetto vincitore della quinta edizione del contest “La Realtà che ‘NON’ esiste”, ideato nel 2019 dalla produttrice Manuela Cacciamani e realizzato da One More Pictures con Rai Cinema. Intende promuovere le nuove forme di storytelling digitale in formato transmediale: una narrazione in grado di raccontare agli adolescenti e alle loro famiglie le minacce e le opportunità del web, dei social network e delle nuove tecnologie a scopo divulgativo e informativo.

Il progetto vincitore del contest è poi realizzato da One More Pictures e Rai Cinema con un lancio multipiattaforma. Gli obiettivi sono molteplici: costruire un laboratorio di innovazione a servizio delle tematiche sociali, realizzare un nuovo paradigma produttivo, educare gli adolescenti ai nuovi mondi digitali utilizzando l’immediatezza del linguaggio cinematografico e fornire una nuova opportunità ai giovani filmmaker under 35.

SINOSSI
Cosa faresti se un giorno una persona senza volto ti ricattasse e diventasse il tuo peggior incubo? La prima reazione di Camilla, musicista, 17 anni, dopo essere stata vittima di sextortion è quella di vergognarsi, nascondersi e rinunciare alle sue passioni e alle sue esibizioni. Riuscirà a trovare la forza per reagire e riappropriarsi di ciò che le è stato strappato?

SEXTORTION
IL TEMA
Sextortion è la crasi tra le parole in lingua inglese sex ed extortion, sesso ed estorsione. Indica un ricatto sessuale realizzato attraverso il web. È un reato perpetrato ai danni di utenti internet ai quali, con l’illusione di un flirt o una storia sentimentale, sono estorte immagini erotiche usate poi come strumento di ricatto.

Un fenomeno in vertiginoso aumento: nel solo mese di agosto 2023 la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha raccolto oltre 200 segnalazioni per questo reato che rimane in gran parte sommerso. E sono moltissimi i giovani che tra i 15 e i 17 anni ne restano vittima.

 

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