Tossicodipendenze, in Calabria a rischio chiusura 50% posti letto

‘In attesa che il Presidente della Giunta regionale della Calabria, che avendo la delega alla Sanita’ risponda alla proposta della Legacoop sulle dipendenze, (le strutture accreditate stanno decidendo la loro chiusura con le conseguenze prevedibili per coloro che sono assistiti, riconfermiamo che il privato sociale (no-profit) non puo’ pagare il prezzo di ulteriori tagli; infatti si sta predisponendo un taglio del 50% dei posti letto, nonostante la Regione investa ai bisogni dei tossicodipendenti – alcolisti etc. lo 0,47% del proprio bilancio rispetto alla media nazionale dello 0,96%’. Lo si legge in una nota a firma del Presidente di Legacoop Socile, Quirini Ledda.
‘Se questa scelta verra’ riconfermata la responsabilita’ sara’ gravissima , da parte della Giunta Regionale sui piu’ deboli, poiche’, in Calabria, il fenomeno delle dipendenze e’ in aumento’.
‘Noi della Legacoop Sociali proponiamo una politica di prevenzione e recupero nel campo delle dipendenze ed avanziamo una serie di proposte per il rilancio del principio di sussidiarieta’ inteso come verticale ed orizzontale. Una reale sussidiarieta’ che non si limita a permeare il rapporto pubblico privato sociale ma che deve rappresentare anche lo strumento principale che regola il rapporto relazionale tra organismi pubblici di settore e livello ed anche tra Organizzazioni del privato sociale di diversa ispirazione e mission’.
Facendo riferimento ai ritardi nei pagamenti da parte degli enti preposti, Ledda afferma che ‘e’ impensabile per una struttura del privato sociale avere le rette pagate dopo un anno. Questi ritardi compromettono, non solo la vita della struttura, ma anche le prestazioni’.

fonte aduc

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