
Secondo le testimonianze raccolte tra i giornalisti birmani da ‘Democratic Voice of Burma’ (Dvb), testata on-line con sede in Norvegia, questo nuovo direttorio avrà ‘il compito di rendere uniforme il livello della censura su tutte le pubblicazioni nazionali’, in vista delle elezioni programmate entro l’anno, la cui data non è stata ancora annunciata. Azioni maggiormente restrittive nei confronti dei media birmani sono in vigore già dalla settimana scorsa, a tal punto che alcuni settimanali hanno dovuto rinunciare ad andare in stampa a causa del ‘taglio’ di oltre il 50% del materiale sottoposto a controllo. ‘La censura si è fatta molto più serrata questo mese rispetto al passato’, ha commentato a ‘Dvb’ un redattore birmano.
L’azione di controllo sui media si aggiunge alle dure regole pubblicate dalla Commissione elettorale, cui dovranno attenersi i partiti che parteciperanno alle elezioni. I membri dei partiti la cui registrazione verrà approvata non potranno infatti tenere cortei o cantare slogan, pubblicare materiale o tenere discorsi critici nei confronti del governo di Myanmar, dell’Esercito o che possano generare ‘dibattiti su temi religiosi o razziali che danneggino la dignità e la morale’.
fonte aduc
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