Un milione di dollari al mese in tangenti a ministri, governatori, generali e alti funzionari dell’amministrazione pubblica venezuelana. Questo e’ quanto sostiene di aver pagato per anni Walid Makled, imprenditore venezuelano arrestato in Colombia, accusato dalle autorita’ di Caracas di narcotraffico e omicidio e in attesa di estradizione negli Stati Uniti o in Venezuela. Makled, in un’intervista concessa all’emittente colombiana Rcn, ha detto di aver anche finanziato la campagna per il referendum costituzionale a favore della rielezione del presidente Hugo Chavez con due milioni di dollari. Ad aprirgli le porte del potere, ha raccontato, sarebbe stato l’ex governatore del Carabobo Luis Felipe Acosta Carlez, molto vicino al capo di Stato fino al 2008, quando e’ stato espulso dal Partito socialista unito di Chavez.
Il sostegno offerto al presidente in occasione del golpe, ha raccontato nell’intervista, gli avrebbe consentito di ottenere concessioni importanti, come il controllo di Puerto Cabello, uno dei principali terminal del Paese per i cargo. Il particolare rapporto con l’amministrazione pubblica gli avrebbe permesso, ha sottolineato, di accumulare un capitale pari a circa 1,2 miliardi di dollari. Sul suo libro paga, e sostiene di avere in una cassaforte i documenti per provarlo, c’erano alti funzionari, governatori, generali, ministri e loro parenti. “Sulle mie imprese mangiavano in molti”, ha dichiarato, per poi aggiungere: “Se io sono un narcotrafficante allora lo sono anche quelli che facevano affari con me”. Makled ha detto di essere pronto a dire “tutto quello che sa” alla giustizia statunitense.
fonte aduc