Il provider Internet francese Free – il cui fondatore e’ nel trio di industriali diventati azionisti del quotidiano Le Monde – ha deciso di disobbedire e in qualche modo ostacolare le operazioni di repressione contro i pirati informatici che cominciano ad essere operative in base alla legge Hadopi.
Proprio Le Monde, nel dare la notizia, si chiede se si tratti ‘di ribellione o di un’azione di seduzione verso i propri abbonati’ da parte di Free.
Secondo la legge, i provider devono trasmettere all’Authority anti pirataggio, entro otto giorni dalla richiesta di quest’ultima, i dati personali dell’abbonato sospettato di aver scaricato illegalmente film, musica o altro. Ma Free, invece di inviare queste informazioni via email – come fanno gli altri provider – le invie per posta, pur rispettando i termini previsti dalla legge per non incorrere nelle pesanti ammende in caso di ‘mancata cooperazione’.
In secondo luogo, Free rifiuta, per ora, di inoltrare ai propri abbonati presi di mira dall’organismo antipirataggio le email di avvertimento con i quali Hadopi informa che il loro ‘accesso a Internet e’ stato utilizzato per commettere atti che possono costituire un reato penale’. Queste email di avvertimento da parte di Hadopi sono cominciate ad arrivare negli ultimi giorni agli abbonati di tutti gli altri provider.
fonte aduc