Quattro chiacchiere con i NaFoi

nafoi_giuliettaconsiglio_official1Partiamo dalle vostre origini artistiche, quando avete iniziato a interessarvi alla musica?

Il gruppo esiste dal gennaio 2007. In realtà tutti noi abbiamo avuto precedenti esperienze in ambito musicale, sia come band che come, nel caso di Fabiano, come DJ. L’anno prossimo faremo dieci anni di attività come Nafoi, personalmente è l’esperienza musicale più lunga che ho avuto nella mia vita. Fin da bambino mi piaceva cantare le sigle dei cartoni animati ma il mio primo vero gruppo l’ebbi al liceo facevamo cover di gruppi rock come Deep Purple e Led Zeppelin allora suonavo la chitarra e non cantavo. La prima esperienza come cantante e con pezzi propri è arrivata negli anni dell’università. Da tutte le esperienze che ho avuto ho imparato un qualcosa di utile da portare con me.


Raggiungere un proprio stile e identità, quanto è importante per un musicista?

E’ molto importante. Direi che è fondamentale. Penso sia un traguardo che si raggiunge dopo molto tempo e molti sforzi. In realtà forse è qualcosa che non va neanche ricercato se non inconsapevolmente.. Noi con i Nafoi abbiamo trovato un giusto compromesso fra tutti gli input che mantengono una linea musicale comune. Ci è stato detto recentemente che dai nostri pezzi traspare questo filo conduttore comune, penso che sia uno dei traguardi migliori che potevamo raggiungere!


Avete dei punti di riferimento, se si quali?

Ovviamente abbiamo molti punti di riferimento, io ascolto molta musica sia italiana che estera, abbiamo preso spunto da artisti italiani come Bluvertigo, Afterhours, Motel Connection anche se come genere posso dire che la maggior parte di noi viene dal metal. Discorso diverso per Fabiano che si occupa della parte elettronica: lui è più spostato su lidi new wave e pop anni ottanta. Comunque abbiamo influenze musicali che ben si amalgamano l’una con le altre.

E’ più importante il testo o la musica in una canzone?

Entrambe credo. Ammiro artisti dove il testo riesce ad emozionarmi quanto la musica, penso per esempio ai Pearl Jam o a Springsteen, quando c’è un connubio perfetto tra testo e musica direi che il brano è centrato. Certo ci sono anche tantissimi esempi dove invece questo sposalizio non avviene.. e allora ti ritrovi a canticchiare frasi senza senso su motivetti banali.. che però magari funzionano alla grande.. penso alla più recente “Andiamo a comandare in tangenziale.. io in tangenziale vado solo a lavorare! Ahimè!


Cosa ne pensano i vostri amici e familiari della vostra scelta di intraprendere questa strada?

Abbiamo sempre avuto risposte solidali da amici e familiari, certo i nostri genitori magari non ascoltano band che fanno il nostro genere però non ho mai avuto un ostacolo alla mia creatività, anzi fini da piccolo ho avuto l’occasione di coltivare tutti i miei interessi, musicali e non.


Un progetto ideale e concettuale al quale arrivare come massima aspirazione?

Più che un progetto concettuale aspirerei a un progetto reale, certo le idee e i concetti devono essere ben chiari per realizzare dei buoni scopi. Vorrei che i Nafoi arrivassero a più orecchie possibili senza snaturare il nostro suono. Mi piacerebbe scrivere il singolo perfetto! Un brano che, perché no, possa passare in radio.

Una domanda che non ha nulla a che fare con la musica: ipotizziamo che Marte e Giove vengano colonizzati in un futuro prossimo… In quale dei due pianeti andreste a fare un concerto e perché?

Puoi aggiungere alla domanda Mercurio? Perché come fan dei Queen farei volentieri un concerto lì.. ma non vi aspettate cover! :P

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