La storia di Angelo Dimastrodonato: 21 anni di cause per un abuso commesso da altri – Parte 3

Quella che vi presento è la seconda parte di una lettera, supportata da documentazione sugli ignobili abusi che ha dovuto subire Angelo Dimastrodonato. Come sempre il testo viene presentato nella sua integralità.

Mi chiedo come mai la Giustizia aspetti che avvenga il reato, e non cerca di prevenirlo quando viene informata dei danni che può causare. Quello che mi è successo è assurdo, pensate che allontanato dal mio paese per le innumerevole denunce rimaste inascoltate fui costretto a emigrare al nord cercando di ricominciare un’altra vita, ma la storia si ripete.

Dopo più di un anno che mi sono stabilito al nord compro un appartamentino nuovo. Passa ancora poco più di un anno è scopro che sul’immobile sorreggeva un’ordinanza sindacale da parte del Comune dove vi era scritto che l’acqua non era potabile e di informare il compratore, più di qualcuno si dimenticò di informarmi o costatato anche che l’impianto del gas non in regola. Ricomincio a denunciare i fatti alle autorità sino ad oggi senza risposta. La cosa più incredibile, che dopo la denuncia per miracolo l’acqua è diventata potabile, stiamo parlando di attrazina ,ma il gas si rimane indifferente,sono passati più di due anni. Spero solo che non succeda qualche incidente.

La storia infinita continua ,lavorando mi sono infortunato lesionandomi i tendini della spalla,ma nel momento non ritenevo la gravità del caso mi sono rivolto dal mio medico,il quale mi metteva sotto malattia. Chiamato dal’INPS non lo riconosceva come tale è mi invitava di informare l’INAIL la quale mi ha riconosciuto la malattia professionale invece di infortunio a distanza di un anno cercando di liquidarmi con circa 5000 €. Grazie al sindacato mi sono ritrovato licenziato, sono passati tre anni, licenziato con l’età è il problema non sono riuscito a trovare lavoro, è con l’INAIL il conto è ancora aperto.

Indignarsi è dir poco circa 35 anni fa in conseguenza di un alto incidente sul lavoro fui sottoposto a intervento chirurgico, fui emotrasfuso in conseguenza all’intervento precedente fui sottoposto ad un nuovo intervento altre trasfusioni. Ha distanza di molti anni si scopre di essere stato infettato dal virus epatite C nella forma più grave. Faccio domanda come altri di risarcimento,a distanza di 2 anni è mezzo vengo chiamato presso l’ospedale militare di Padova per essere sottoposto a visita. In quel’occasione portai tutti i documenti richiesti è in più portai la cartella clinica di un’operazione avuta in Germania per asportazione della milza risultava che non avevo avuto trasfusioni. Sei mesi più tardi mi viene inviata la risposta dove vi era scritto,che io avrei dichiarato che in Germania ero stato trasfuso che all’ospedale del mio paese non risultavano trasfusioni in più che il fegato è la milza era in buone condizioni,non saprei per il fegato ma per la milza sarà impossibile visto che mi è stata tolta 40 anni fa.

Come sia possibile che siano arrivati al punto di falsificare di tutto ed essere protetti a discapito di cittadini poveri è indifesi,con amministrazioni che non anno alcuna responsabilità nei riguardi cittadini è una Magistratura in continua latitanza lasciando nell’indifferenza il cittadino.

Arrivato all’estremo della disperazione decidevo di fare un atto di forza contro l’amministrazione che fu causa dei miei problemi, ormai non mi era rimasto più nulla da perdere ci ho rimesso la casa, la famiglia è la salute. Vengo fermato dai carabinieri di Mesagne fui condotto in caserma è perquisito insieme a l’auto dove vi trovarono delle armi,fecero intervenire un magistrato che mi interrogo,alla fine mi consigliarono di far ritorno a casa che avrebbero cercato di aiutarmi,1° avvisando la Procura di Udine del caso è a sua volta il Comune per cercare una soluzione. 2°che avvisavano la Procura di brindisi cercando di abbreviare i tempi . Da Pasqua ad oggi non c’è stato nessun’aiuto siamo a fine giugno. Mi era stato promesso un aiuto da parte del Comune di Cervignano di trovare una sistemazione in quanto devo pagare il mutuo mensilmente mi fu risposto di preparare i documenti per vedere se potevo essere aiutato, è riguardo il lavoro non potevano aiutarmi, anche se c’era un concorso per un anno di giardiniere,successivamente mi inviarono una lettera ,dove indicava un contributo di aiuto per sei mesi,andai a domandare quale era la cifra è mi fu risposto che era di circa 850 € divisa in giorni si arriva a circa 5€ al giorno,con questi ci dovrei pagare il mutuo,l’ENEL,il gas,il condominio è poi ci deve rimanere qualcosa per mangiare.

Mi chiedo contiamo ancora qualcosa?, siamo trattati come bestie senza alcuna considerazione, si servono di noi per potersi ingrassare con i nostri sacrifici, alla fine vieni gettato via togliendoti quello che hai più caro: la dignità. Non so ancora quando devo presentarmi davanti al Giudice per le accuse di possesso di armi, voglio proprio vedere quanto tempo passerà visto che sono più di 21 anni che vengo perseguitato io è ancora nessuno si fa vedere.

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