One Boy Band – 33 Giri Di Boa

33 Giri Di Boa per l’etichetta Discipline, masterizzato da Andrea Ravasio al Frequenze Studio di Monza (MB) è il cd di ONE BOY BAND.
Dieci tracce originali e una cover dei Joy Division, di cui One Boy Band ha curato interamente arrangiamenti ed esecuzione, con le backing vocals di Irene Facheris.

ONE BOY BAND è il moniker dietro il quale si nasconde Davide Genco, cantautore e musicista siculo-brianzolo accompagnato da chitarra, loop-station e ukulele. Ha diversi progetti, alcuni ancora attivi, che l’hanno portato a esibirsi su diversi palchi in tutta Italia. In questo disco OBB ha voluto raccogliere i brani più intimi che sentiva di dover presentare da solo, canzoni personali che indagano, con una leggerezza mai frivola, le dicotomie amore/morte e passato/futuro. Il suono è la giusta miscela tra le sonorità folk rock alla J Mascis e Kurt Vile e un certo rock cantautorale italiano che va dai Marta sui Tubi a Brunori Sas, in cui prevalgono gli strumenti a corda, chitarre elettriche e acustiche, ukulele, mandolino e banjo.

Volevo che “33 giri di boa” suonasse come una fotografia. Fissare cioè nella forma canzone l’istante in cui un trentenne si volta indietro per capire cosa è successo nella sua vita e cosa lo ha reso la persona che è adesso, premessa indispensabile per capire le prossime direzioni verso cui volgere. In questo senso il “viaggio” dell’album è circolare, come un vinile: si apre con un’ode all’amore, parla di morte e paura oscillando fra passato e futuro, per poi congedarsi con una situazione di calma fugace. Lungi da me trattare i Grandi Temi col piglio del lucido cantautore, ho provato ad affrontarli con quella sincerità, senza difese e “di pancia”, che ha una certa outsider music che mi piace. Sul piano musicale l’esperimento è stato provare a internazionalizzare il mio suono per avvicinarmi alle produzioni cantautorali più recenti (Kurt Vile, J Mascis, Sufjan Stevens e Sun Kil Moon su tutti) ed evitare il più possibile qualsiasi consolatoria atmosfera vintage. Tutto affinché l’album suonasse come una confessione che avviene qui e ora, perentoria. Almeno fino al prossimo giro di boa.

TRACKLIST
1_Elliott Smith e l’Autunno // 2_Musa // 3_La Mia Complice // 4_Odissea Nel Nord-Est // 5_Due // 6_Parla Con Lei // 7_Il Progetto // 8_La Ballata Degli Uomini Buoni // 9_Il Museo del tempo // 10_Disorder // 11_Ninna Nanna Dark

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